Caso “Suk”, il sindaco: “Nessun motivo perchè altri mercatini chiudano”

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Il sindaco di Calolzio Cesare Valsecchi
Il sindaco di Calolzio Cesare Valsecchi
Il sindaco di Calolzio Cesare Valsecchi

CALOLZIO –   Non si fa attendere la risposta del sindaco, Cesare Valsecchi, alle dichiarazioni, e relative polemiche,  sollevate da Mauro Frabetti, gestore dell’ormai noto alle cronache “Suk” del Lavello (vedi articolo qui) .

Il primo cittadino di Calolzio mette in chiaro alcuni aspetti, dai doveri dell’amministrazione comunale fino alle differenze con i mercatini organizzati dalla Pro Loco.

“La chiusura del “Suk” avviene solo perché i proprietari del piazzale intendono disdire l’affitto, questo riguarda dei privati e non spetta all’ amministrazione entrare nel merito”, ha esordito così, il sindaco, rispondendo a Frabetti, che vede un’ unione di forze – quelle di esponenti politici della maggioranza e minoranza, dei  locatori nonché dell’ opinione pubblica –  spingere per cacciare il mercatino che la domenica, ormai da tre anni, affolla il piazzale della discoteca Dancing .

Secondo Valsecchi, infatti, la vera motivazione delle diatribe che coinvolgono il “Suk”, e che avrebbe convinto i signori Malinverno, i proprietari, a non rinnovare il contratto, esulerebbe  da questioni politiche o di razzismo, come ipotizzato da Frabetti, ma riguarderebbe piuttosto la gestione “caotica e senza organizzazione”  dello stesso. “Le lamentele nascono dal fatto che sembra tutto improvvisato e in tre anni hanno avuto il tempo di organizzarsi” ha detto.   Il primo cittadino, dunque, non reclama alcun coinvolgimento nella decisione dei locatori, ma precisa che il ruolo dell’amministrazione è stato, “e continuerà ad essere”, quello di costante controllo sulle attività che si svolgono all’esterno e all’interno del parcheggio, avvalendosi delle Forze dell’Ordine:  “Non abbiamo nessun presupposto per intervenire per la chiusura, in quanto dai controlli di Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia non sono state ravvisate irregolarità, ma il comune non continuerà a monitorare” .

 

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Una delle difficoltà, in sede di controllo, in mercatini hobbistici , come il “Suk”, riguarda l’accertamento della qualifica di commerciante piuttosto che di espositore occasionale, da valutare caso per  caso con prove certe; “non c’è una normativa regionale in merito e il comune non può supplire a questa mancanza” ha dichiarato il sindaco spiegando, poi, come la vicenda del mercatino domenicale sia vagliata in ogni suo aspetto, anche urbanistico, dagli uffici comunali: “Stiamo verificando che la natura del  terreno, come da piano regolatore, sia compatibile con un’attività di mercatino che continua da tre anni, non si può cambiare la destinazione di un’area senza richiedere le autorizzazioni”. Sarebbe questa la ragione della diffida recapitata al signor Frabetti, che non si spiegava il cambiamento di destinazione d’uso del terreno fra il contratto, risalente a tre anni fa, in cui veniva annoverato come non agricolo, e gli ultimi documenti.

 

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“Il mercatino si potrà svolgere finché il contratto sarà valido, ma anche i controlli delle Forze dell’Ordine non si fermeranno”, questa la presa di posizione del primo cittadino per il quale, allo stato dei fatti, non ci sono presupposti per emettere un’istanza di chiusura.  Ferma, anche, la convinzione riguardante i mercatini della seconda e terza domenica del mese – “analoghi al Suk” per forma e criticità, a detta di Frabetti –  organizzati dalla Pro Loco in collaborazione con il comune; “non vedo perché dovrebbero chiudere, da molti anni costituiscono un’attrattiva che richiama gente e valorizza il territorio, inoltre questi mercatini si svolgono su suolo pubblico – al contrario del “Suk – sul quale possiamo intervenire regolamentando”, conclude il sindaco.