Cena Tagme a sostegno della missione di Padre Donghi, che scrive…

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Padre Donghi

LECCO – Tradizionale appuntamento con l’associazione Tagme Diamoci da Fare che sostiene la missione di Padre Roberto Donghi e Padre Davide Simionato entrambi missionari del Pime in Guinea Bissau.

L’appuntamento è per sabato sera, alle 19.30, con la cena Tagme che si terrà al Salottone di San Giovanni (Lecco).
Sono già numerosi gli iscritti, ma ci sono ancora posti disponibili. Per le prenotazioni è possibile fare riferimento a Giorgio (numero: 3357568597 oppure Sara 3319819838).

Intanto dalla Guinea Bissau è giunta una lettera di Padre Donghi che pubblichiamo di seguito integralmente:

Bubake 4 Aprile 2016

Carissimi amici,
è da tanto, troppo tempo, che non scrivo e non mi faccio vivo. Vi chiedo scusa e provo a rimediare con un po’ di notizie fresche sulle attività e la nostra vita. Questi mesi sono stati molto frenetici, con un susseguirsi di attività, senza grossi intervalli.
La comunità cristiana di Bubake cresce sempre, a piccoli passi, piccoli numeri, ma cresce.
All’inizio di Dicembre 8 giovani hanno ricevuto il Battesimo, alcuni riceveranno la Cresima in Giugno, e circa 150 partecipano al cammino catecumenale, divisi in 9 anni.
È sempre un mistero accompagnare il cammino di questi giovani che piano piano, a volte con tanta fatica, si lasciano trasformare dal Vangelo e da Cristo, in un modo che non è dato di comprendere fino in fondo. Il Vangelo cambia la vita!!!
Alcuni si perdono lungo la strada, ma tanti continuano, soprattutto con l’aiuto della comunità. Anche le due piccole comunità nell’isola di Orango continuano il loro cammino, con ritmi molto lenti, ma sempre un passo dopo l’altro.
Nelle altre isole non ci sono ancora delle comunità cristiane, ma si continua con pazienza a lavorare e soprattutto a cercare di capire dove il Signore ha già seminato e come continuare il suo lavoro nel cuore delle persone.

UN BICCHIERE DI ACQUA PULITA PER CANOGO
Nell’isola di Canogo, a circa due ore di barca da Bubake, ci sono due villaggi dove siamo presenti da diversi anni. Insieme alla popolazione, abbiamo visto che dobbiamo risolvere un problema molto serio, ossia la mancanza di acqua da Marzo a Luglio. L’acqua è poca e bisogna andare sempre più lontano per raccoglierla, spendendo ore di tempo e fatica.
Abbiamo così deciso di scavare cinque nuovi pozzi e, se possibile, recuperare altri già in uso.
La popolazione mette la mano d’opera, raccoglie la sabbia e la ghiaia sufficienti, poi una squadra di tecnici verrà a scavare e a costruire gli anelli in cemento per rivestire i pozzi.
Grazie all’aiuto della fondazione PIME Onlus una parte dei costi è coperta, ma manca ancora un po’ per affrontare tutte le spese. I lavori inizieranno a Maggio.

GRUPPO CARITAS
Nella comunità di Bubake in questi ultimi tre anni abbiamo lavorato molto per creare un gruppo Caritas: è un gruppo di adulti che si fa carico dei più poveri a nome della comunità cristiana, privilegiando coloro che non appartengono alla comunità.
Non è facile uscire dalla logica degli aiuti che vengono da fuori ed entrare nella logica della carità… i poveri sono miei fratelli e devo farmene carico in prima persona, come posso e con il poco che ho.
Cambiare mentalità non è semplice e ci vuole molto tempo, ma credo che sia la strada giusta.
In questi mesi abbiamo preparato un questionario, i membri della Caritas hanno visitato diversi poveri nelle loro case per capire la situazione e per vedere di cosa veramente hanno bisogno.
Una volta studiati i questionari abbiamo creato tre gruppi in base alle necessità. Alcuni sono in carrozzina, bisognosi di tutto, altri hanno bisogno solo di aiuto per le cure mediche qui o a Bissau, altri, soprattutto anziani, hanno bisogno di cibo perché vivono soli o lontano dai parenti.
Attraverso piccoli mercatini, soprattutto di vestiti e materiale vario che arrivano dall’Italia, il gruppo Caritas riesce a crearsi un fondo per far fronte alle varie necessità.
Ad oggi sono circa una trentina i beneficiari fissi, oltre a quelli saltuari legati alle urgenze medico sanitarie.

CENTRO DI INFORMATICA
Nel mese di Luglio abbiamo aperto una piccola sala di informatica, una scuola per chi desidera imparare ad usare il computer e alcuni programmi di base.
All’inizio ho cominciato con molte riserve, ma nel giro di poche settimane la risposta è stata molto positiva.
Ho trovato un buon professore, paziente, capace, in grado di organizzare il tutto.
Dopo otto mesi di funzionamento abbiamo circa 150 alunni, in diversi corsi, alcuni base, altri più
avanzati.
Con grande sorpresa i corsi sono frequentati non solo da giovani, ma anche da professori e funzionari pubblici.
I partecipanti pagano, così posso dare un buon stipendio al professore alla fine di ogni corso, e resta anche un piccolo fondo per la manutenzione ordinaria dei computer.
Tutto il resto è a carico nostro. Con l’aiuto degli amici di Buccinasco, degli amici di Rho, della fondazione PIME Usa e dell’associazione Tagme, abbiamo ad oggi 15 computer portatili, un videoproiettore e altro materiale che ci permette di fare un bel lavoro.

BORSE DI STUDIO
Tanti giovani desiderano studiare e continuare la formazione dopo il liceo, ma purtroppo i costi e le condizioni sono proibitivi. Da qualche anno a Bissau ci sono alcune università che offrono diversi corsi, con un diploma finale tipo “laurea breve” che dura 5 anni. Sostenere gli studi di un giovane che non ha famiglia a Bissau, costa all’anno circa 1000 euro per un ragazzo e 1500 euro per una ragazza.
Le richieste da parte dei giovani sono tantissime, le nostre possibilità molto piccole, ma ci proviamo. Con l’aiuto dell’associazione Tagme e degli amici della Taccona, in questi anni abbiamo aiutato diversi giovani.
Tre hanno terminato a Dicembre: Gestione di impresa, Scuola superiore per professori, Medicina.
Altri sette sono in cammino in diverse discipline.
Sono piccoli tentativi, ma facciamo quello che possiamo.

LA FABBRICA DEI GHIACCIOLI
Grazie a un congelatore e all’impianto solare installato qualche anno fa, dallo scorso anno il gruppo giovani della comunità, circa un centinaio di ragazzi, produce ghiaccioli da vendere, per sostenere tutte le spese che devono affrontare durante l’anno.
Il lavoro funziona e rende economicamente molto bene. Per i giovani è anche un modo per stare insieme e per responsabilizzarsi a livello economico. La parte su cui sono molto carenti è ancora la gestione, sedersi e fare i conti… entrate – uscite – saldo.
La scuola non aiuta molto!!!
Sarebbe bello trovare chi ci aiuti ad acquistare un altro congelatore per migliorare e aumentare la produzione.

ATE TINA UANI – ANCHE NOI POSSIAMO
Un piccolo gruppo di persone, per lo più diversamente abili a causa di incidenti o malattie, che costruiscono braccialetti e collane da vendere ai turisti o da mandare in Italia quando si riesce.
Per loro è un modo di stare insieme e di guadagnare qualche soldo. Purtroppo non c’è una grande richiesta di mercato, anche perché i turisti non sono poi così tanti.
Comunque sia, continuano e fanno i loro lavoretti con pazienza.

LA BARCA “GIOVANNI”
Lo scorso Giugno siamo riusciti a mettere in acqua la nuova barca acquistata in Italia. Una barca di 6 metri, veloce, che ci aiuta a raggiungere le isole su cui lavoriamo.
Quello che non sapevo è che una barca richiede più manutenzione di una macchina!!!
Qui non ci sono rimessaggi, sollevatori o carrelli speciali, bisogna ogni volta imparare di nuovo e soprattutto metterci del tempo. Tuttavia per noi è una bella sicurezza e un grande aiuto.
Forse ho scritto troppo, ma è solo per darvi un’idea di quello che cerchiamo di fare e che riusciamo
a fare grazie al vostro aiuto.
È tanto e prezioso, anche se uno non se ne rende conto perché fa solo una piccola parte.
Per ultimo un piccolo aggiornamento sui lavori ordinari e straordinari.
Anche quest’anno abbiamo con noi Marco, per circa 4 mesi, da Febbraio a Maggio.
Abbiamo cambiato i serramenti della missione, per metterla anche in sicurezza.
Stiamo costruendo una piccola cucina per la comunità, così da evitare di cucinare sempre a terra.
Oggi abbiamo cominciato a pitturare l’interno della chiesa e poi passeremo all’esterno.
Ci sono poi un’infinità di piccoli lavoretti di manutenzione che è difficile da spiegare ma sono indispensabili per la vita quotidiana. C’è ancora molto da fare, ma un po’ alla volta andiamo avanti.
Spero solo che altri pensionati tutto fare abbiano voglia di venire a passare un po’ di tempo con noi.

Per ora vi saluto, vi ringrazio di tutto cuore e soprattutto non dimenticatevi di quello che state
facendo!!!
Grazie a tutti

Un abbraccio grande
p. Roby

 

 

CENA 2016