Chiosco giardini, società inadempiente. Sciolto il vincolo contrattuale

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Il chiosco dei giardini pubblici di Mandello.
Il chiosco dei giardini pubblici di Mandello.

 

MANDELLO – “Nella gestione del chiosco ai giardini pubblici vi sono stati numerosi inadempimenti contrattuali, mai sanati nonostante le nostre ripetute sollecitazioni e le diffide”. Lo ha affermato il sindaco di Mandello, Riccardo Fasoli, rispondendo in sede di consiglio comunale a Grazia Scurria, capogruppo di “Casa Comune”, che aveva presentato un’interrogazione per sapere quale fosse la situazione del chiosco in riferimento in particolare proprio alla società aggiudicataria della gestione.

Il primo cittadino ha spiegato che “la Symposion, società aggiudicatrice dell’appalto, è risultata inadempiente sia a causa del mancato pagamento delle rate, sia nel pagamento delle stesse in ritardo, sia nella mancata apertura del chiosco e pure utilizzandolo in modo non conforme a quanto determinato nel capitolato che regola il contratto di locazione, stipulato il 31 luglio 2013”.

La società  ha saldato le spettanze relative all’anno 2014 soltanto nell’ottobre scorso e nei giorni scorsi ha provveduto al pagamento della prima rata relativa agli affitti 2015, scaduta oltre un anno fa.

“Considerato che le molteplici soluzioni date al gestore per metterlo  nelle condizioni di proseguire nella sua attività sono state sempre disattese – ha detto il sindaco – l’Amministrazione aveva deciso di intraprendere un’azione legale nei confronti della società aggiudicataria”.

Dopo aver svolto trattative stragiudiziali con Symposion che non hanno avuto esito, il 9 marzo scorso il Comune di Mandello aveva formalmente contestato i numerosi inadempimenti contrattuali e invitato la società a provvedere al pagamento della somma di oltre 13.000 euro a titolo di canoni contrattuali entro il termine di 15 giorni dal ricevimento della lettera raccomandata.

Chiosco_giardini-pubblici_Mandello (4)“Poiché entro quel termine Symposion ha versato soltanto 4.000 euro – ha specificato Fasoli – la società si è resa inadempiente a tutti gli effetti e il contratto si è risolto di diritto. Abbiamo inoltre già notificato alla Symposion il decreto ingiuntivo per i canoni non versati”.

Sempre in risposta all’interrogazione di Grazia Scurria il primo cittadino ha spiegato che “il procedimento di sfratto, apparentemente più veloce, non si sarebbe rivelato lo strumento idoneo per tutelare gli interessi del Comune poiché il contratto sottoscritto dalle parti è un appalto e non una locazione”. “La controparte – ha specificato – l’avrebbe eccepito e  il giudice non avrebbe né convalidato lo sfratto né emesso l’ingiunzione di pagamento dei canoni scaduti e in scadenza”.

Il sindaco ha aggiunto: “Se la Symposion non dovesse comunque pagare né rilasciare il bene, procederemo con un’azione d’urgenza. Nel frattempo la società procede a  singhiozzo nell’apertura del  chiosco e qualora la pratica  dovesse risolversi a ridosso della stagione estiva, o nel corso della stessa, procederemo con un affidamento d’urgenza per garantire il servizio”.