Cimitero di Laorca. La stanza della vergogna con terra, pezzi di tomba e di una bara

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LECCO – Un angolo, seppur nascosto, pietoso, quello scoperto al cimitero di Laorca, già protagonista, suo malgrado, di una situazione pessima e indecente. Se il cimitero di Laorca risulta essere spettacolare in quanto inserito in contesto naturale unico tanto da venir considerato meta turistica a livello europeo tanto da essere annoverato fra le tappe della “Route Europea dei Cimiteri”, il camposanto laorchese presenta una serie annosa di problemi.

Ultimo tra questi, la stanza posta dietro ad uno dei colombari situati al secondo piano, divenuta una vera e propria discarica che contiene un mucchio di terra, pezzi di tomba, fogliame e persino il “coperchio” di una bara. Completa il quadro un olezzo nauseante. Ovviamente, porta aperta e stanza accessibile a chiunque.

Ora, per come sono stati gestiti i problemi sinora al cimitero di Laorca (parlano i fatti) è probabile che la soluzione si limiterà alla chiusura della porta, quando in verità, ed è quello che si auspicano i visitatori del cimitero, quel posto andrebbe ripulito per continuare a svolgere la sua vera funzione di ripostiglio e non certamente di discarica puzzolente.

Un problema nascosto ma che tale rimane e, peggio, si somma a quelli annosi e non certo nascosti. Più volte segnalati anche dal nostro giornale spesso su sollecitazioni (e ne arrivano costantemente) da parte di laorchesi, ricordiamo su tutti il famoso platano gigante che sta sollevando parte della scalinata e sta facendo crollare una parte del muro di contenimento del primo piano del cimitero; problema che, ne Parrocchia e ne Comune (entrambi responsabili per la parte che gli compete) hanno ancora risolto.

Scalinata malconcia in quel punto ma non è da meno in generale e visto che stiamo parlando di un cimitero divenuto meta turistica urge una sistemata a “regola d’arte”. Resta poi l‘antiestetica (per non dire di peggio) rete metallica stile pollaio installata  “per sicurezza” nel 2012 a delimitazione del prato e del sagrato della chiesetta dei morti che si trovano sotto la volta delle grotte. Comprensibili i motivi dell’intervento, meno quelli di scegliere una rete del genere.