Cisl: “Intervenire sui canoni Aler, le famiglie non ce la fanno”

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Valerio Colleoni - CISL

LECCO – La crisi economica impoverisce migliaia di famiglie lombarde. Con affitti e prezzi di vendita inaccessibili e poca disponibilità di case popolari da assegnare, crescono le difficoltà abitative di giovani, anziani, separati con figli, lavoratori precari o sottopagati, in mobilità o licenziati.

Nei tribunali lombardi si convalidano ogni anno 12.000 nuovi sfratti per morosità e 54.000 sono oggi le domande di alloggio pubblico nelle graduatorie comunali – sottolinea il segretario generale aggiunto Cisl Monza Brianza Lecco, Valerio Colleoni – Eppure si tagliano i finanziamenti per le case popolari. Finiti gli ultimi residui delle trattenute ex-Gescal sulle paghe dei lavoratori dipendenti, lo Stato da anni non eroga finanziamenti per l’edilizia pubblica”.

Il sindacato, per denunciare la situazione e chiedere una riforma per rendere più efficiente il sistema Aler, ha organizzato un presidio di fronte al Pirellone, per martedì mattina alle 11, coinvolgendo sia il sindacato degli inquilini che quello dei pensionati, dei lavoratori Aler e delle costruzioni.

“I finanziamenti per le politiche della casa non vanno più verso le fasce più povere che non riescono ad acquistare casa e hanno bisogno di un alloggio ad affitto moderato. L’aumento dei canoni e la decisione di vendere le case Aler non ha funzionato, molte famiglie non ce l’hanno più fatta a pagare l’affitto e le spese e nemmeno hanno potuto comprare l’alloggio. Ci vuole una riforma che permetta, con regole nuove, di continuare a dare una casa a chi ne ha bisogno”.

La prima richiesta da parte della Cisl è quella di un fondo regionale per l’edilizia pubblica; di finanziamenti pubblici per costruire nuove case popolari, per la manutenzione straordinaria e il recupero degli alloggi degradati, per fare interventi di risparmio energetico e abbassare i costi della bolletta del riscaldamento. “Il tutto – conclude Colleoni – per garantire alle famiglie in difficoltà canoni e spese sopportabili e alle ALER la sostenibilità della gestione sociale degli alloggi”.