Civate. “Metteteci passione prima di giudicare i ragazzi”

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Civate incontri quaresima

CIVATE – Metterci passione prima di giudicare le giovani generazioni. E’ il messaggio che le parrocchie di Civate, Malgrate e Valmadrera hanno lanciato al primo dei tre incontri a carattere sociale per la Quaresima.

Tavola rotonda su “La fragilità dei ragazzi e l’emergenza educativa”, tenutosi all’oratorio di Civate, mercoledì 12. La serata è partita con una serie di provocazioni sui dati più evidenti: esperienze sempre più precoci, marcate distanze tra genitori e figli, richiamo della bellezza e dell’apparire, difficoltà della scuola… Hanno dato le loro risposte Francesco Betti, già direttore didattico a Valmadrera, Enrico Viganò, responsabile Cngei (scout) di Valmadrera, due allenatori del S. Vito Civate, Nicolò Butti e Giovanni Isella.

Occorre accostarsi ai ragazzi, camminare con loro, mostrare interesse, passione verso di loro e forse si scopre che l’emergenza educativa è degli adulti, che scappano dalle loro responsabilità. Non si sono dribblati i problemi: “E’ vero- ha detto Enrico Viganò – un tempo c’era un argine sicuro e monolitico in cui scorreva la vita di tutti; ora invece viviamo nella frammentazione, ci sono sempre più proposte disarticolate. Ma questa è la realtà con cui dobbiamo confrontarci; se ognuno dei soggetti (famiglia, scuola, parrocchie, gruppi…) esegue il proprio compito, esiste il bel rischio della contaminazione, dell’immagine unitaria verso i ragazzi”. “Nella scuola- ha aggiunto Betti – è fondamentale la figura dell’insegnante che unisca competenza e passione. Tutti – dai genitori ai bidelli, passando ovviamente per gli alunni – devono voler bene alla scuola, avvicinandosi ai problemi concreti dei ragazzi, trasmettendo emozioni e cuore”.

Butti e Isella hanno portato la loro esperienza personale: ”Lo stesso parroco era scettico quando siamo entrati in squadra, credeva che non reggevamo perché stavamo più fuori che dentro l’oratorio. Adesso siamo allenatori, il gruppo continua fedelmente. Abbiamo recuperato anche qualche ragazzo che voleva mollare tutto per semplice pigrizia. Bando al pessimismo, c’è del buono nei giovani, se vivono esperienze coinvolgenti e comunitarie”.

Prossimo incontro mercoledì 26 marzo, ore 21, a Malgrate, salone parrocchiale su “La fragilità delal coppia” con i coniugi Faini che sono responsabili nella nostra zona pastorale del percorso rivolto alle persone separate, sole o che vivono nuove unioni.