Civiche Benemerenze, Appello: “Regolamento da cambiare”

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Corrado Valsecchi (Appello)
Corrado Valsecchi (Appello)
Corrado Valsecchi (Appello)

LECCO – Rivedere il regolamento per l’individuazione dei Benemeriti della Città di Lecco. E’ quanto propone Appello per Lecco a pochi giorni dalla comunicazione del Comune di Lecco con cui si è riaperta la raccolta delle segnalazioni di persone, associazioni o gruppi meritevoli del San Nicolò d’oro, benemerenze che verranno appunto consegnate in occasione della festa del Patrono di Lecco al Teatro della Società.

Appello per Lecco da tempo chiede che venga riformato questo regolamento “che – sottolinea Corrado Valsecchi portavoce del sodalizio che siede tra i banchi del Consiglio comunale tra le fila della maggioranza –  nel corso degli anni, ha reso l’istituzione del riconoscimento dozzinale, usato e abusato”.

Per Valsecchi c’è l’effettivo rischio che nè per la Città e nemmeno per coloro che ricevono la Civica Benemerenza ci sia reale soddisfazione e gratificazione.

“Ancora oggi – prosegue Valsecchi – i riconoscimenti vengono identificati con una sorta di ‘manuale Cencelli’ sul piano quantitativo, lasciando anche polemiche politiche tra le varie tifoserie. Non é certo con un premio ad un esponente vicino alla sinistra o alla destra, un religioso che per forza di cose deve essere messo in lista, personaggi sportivi più o meno noti da ricercare quasi fosse un obbligo per arrivare al numero giusto dei civici riconoscimenti che avremo appagato la nostra esigenza di elevare alla civica benemerenza personaggi che veramente hanno dato lustro, visibilità e onorato la nostra città. Quest’anno non sarà possibile fare diversamente che perpetuare questo rito stantio e obsoleto”.

Quindi Valsecchi annuncia che nel programma di Appello per Lecco per le prossime elezioni troverà sicuramente posto un capitolo di riforma di questo istituto delle Civiche Benemerenze che, promette, “cambierà radicalmente le ‘regole del gioco’ “.

Per Appello per Lecco “attribuire una Civica Benemerenza è per una città una iniziativa importante e come tale deve essere sentita e centellinata su cittadini, personalità e associazioni che abbiano fatto qualcosa di straordinario, senza che essi siano sottoposti ad un esame di partigianeria politica che non consente all’istituto di avere la nobiltà che rivendica. Quindi devono cambiare le regole, i numeri delle assegnazioni, la commissione esaminatrice; insomma tutto! Questo – conclude Valsecchi – per rimettere al centro Civiche Benemerenze che offrano alla nostra comunità di andare fiera dei propri concittadini che hanno meritato sul campo il riconoscimento, evitando vocazioni inflazionistiche che alla lunga mortificano anche le persone che hanno ricevuto la Civica Benemerenza della nostra città”.