Colto da malore nella sua edicola, morto Claudio Ripamonti

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Claudio Ripamonti in una foto dei primi anni Novanta con la moglie Daniela Grasso all'interno della loro edicola di Mandello.
Claudio Ripamonti in una foto dei primi anni Novanta con la moglie Daniela Grasso all’interno della loro edicola di Mandello.

MANDELLO – Aveva da poco compiuto 60 anni e nei primi anni Novanta aveva rilevato con la moglie, Daniela Grasso, l’edicola interna alla stazione ferroviaria di Mandello (per lunghi anni gestita da Jole Cavalli), in seguito trasferita lungo l’attuale Provinciale 72, nelle immediate vicinanze dell’albergo-ristorante Grigna.

Sabato mattina Claudio Ripamonti è stato colto da un improvviso malore proprio all’interno della sua rivendita di giornali, che come ogni giorno aveva aperto alle prime luci dell’alba.

Immediati i soccorsi, allertati da una cliente. All’edicola sono giunti il medico e il personale volontario del Soccorso degli alpini di Mandello.

Ripamonti è stato rianimato sul posto anche con l’utilizzo del defibrillatore e trasportato all’ospedale Manzoni di Lecco. In tarda mattinata, purtroppo, il decesso.

Claudio Ripamonti risiedeva da anni con la famiglia in via Verdi a Olcio, ma appena giunto a Mandello aveva abitato nella zona a lago del paese, poco distante dalla chiesa arcipretale di San Lorenzo. Lascia, oltre alla moglie Daniela, anche i due figli Simone e Matteo. Di lui si ricorda l’impegno con cui ha sempre svolto la sua professione.

Aveva anche una grande passione per il Milan, da sempre la sua squadra del cuore, e per la fotografia, al punto che proprio di recente, prima di partire per le ferie estive, aveva acquistato nuovi obiettivi per la sua Nikon.

I funerali di Claudio Ripamonti (che quale ultimo gesto d’amore ha donato le cornee) verranno celebrati lunedì 15 settembre alle ore 15.30 nella chiesa parrocchiale di Olcio.