Confartigianato. Anche Lecco tra “Quelli del Sì”: “Lasciateci lavorare”

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LECCO – Si è conclusa a Milano la manifestazione nazionale organizzata da Confartigianato Imprese “Quelli del Sì” a cui ha preso parte anche una delegazione di imprenditori artigiani lecchesi.

“Obiettivo raggiunto oggi a Milano con la manifestazione Quelli del Sì, organizzata da Confartigianato Imprese, sia per il numero (oltre 1.600 presenze in un giorno lavorativo) sia per i temi trattati – ha detto il presidente di Confartigianato Imprese Lecco, Daniele Riva -. Tutti gli interventi sono stati estremamente semplici, concreti ed efficaci, come dire, a buon intenditor poche parole. Ora sta al mondo politico e al Governo dire dei ‘Sì’, come quelli che noi diciamo ogni giorno, perché chi dice sì, intende costruire e andare avanti, non paventare blocchi di opere e uscite dall’Europa con risultati disastrosi per tutti”.

Secondo Confartigianato, in Lombardia, le Amministrazioni locali spendono per investimenti 197 euro per abitante, contro i 264 della media italiana: una cifra che fa posizionare la regione agli ultimi posti tra le regioni italiane per rapporto tra investimenti pubblici locali e Pil per abitante, con lo 0,54%. Negli ultimi anni in Lombardia è crollata la spesa per beni e opere immobiliari – che include anche le operazioni di costruzione e manutenzione di ponti, strade, aeroporti e opere di bonifica – raggiungendo il minimo storico dell’ultimo decennio, pari a 2.063 milioni di euro, con un calo del – 13,8% solo nell’ultimo anno, ancora più accentuato del calo nazionale (-9,2%), e del -42,8% rispetto al 2009.

Non va molto meglio sul fronte della dotazione infrastrutturale. Dal confronto dell’indice di infrastruttura tra le 37 regioni dei maggiori Paesi europei a vocazione manifatturiera, con quota di occupazione manifatturiera superiore al 20%, si osserva che la Lombardia, che pur si classifica prima tra le regioni italiane, si posiziona nel ranking europeo al 18° posto.

Sono i numeri dei ritardi sul fronte delle infrastrutture e del loro impatto negativo sulle piccole imprese che Confartigianato ha denunciato oggi a Milano con 1.000 piccoli imprenditori provenienti dalla sola Lombardia, per chiedere politiche che rimettano in moto lo sviluppo del Paese partendo dallo sviluppo delle imprese.

Il presidente Daniele Riva

“Stiamo perdendo fiducia nel Paese e nella sua guida e a noi imprenditori, a noi artigiani, serve proprio il contrario, altrimenti come facciamo a investire? Se ci fermiamo noi piccole e medie imprese si ferma tutto  – ha continuato Riva -. Eppure le strategie e le opere su cui investire ce le hanno raccontate bene i nostri colleghi oggi, da Nord a Sud Italia e sono sicuro che ogni imprenditore e ogni cittadino che vive il proprio territorio è in grado di indicare almeno un’opera fondamentale su cui lavorare. Il tono della manifestazione non è stato affatto ‘urlato’, abbiamo esposto quali sono le necessità delle Mpmi per andare avanti e farlo bene, per continuare a essere leader nelle esportazioni e nella creazione di Pil.  Il messaggio ribadito dal presidente nazionale Giorgio Merletti è uno solo: lasciateci lavorare, liberateci da lacci e oneri eccessivi, perché se si sviluppano le imprese, si sviluppa il Paese. Diciamo quindi sì a nuove vie di comunicazione verso i mercati internazionali, sì alla rete virtuale potenziata per gli scambi online, sì a un nuovo Codice degli Appalti, sì a un’economia vicina al territorio, sì alla moneta comune e ai liberi spazi internazionali, sì al valore artigiano e sì alla flat tax. Il Governo si impegni per fare diventare queste nostre aspettative realtà”.