Confartigianato Lecco: “Noi, da sempre al fianco delle imprese”

Tempo di lettura: 5 minuti
Da sinistra Franco Rotta, il presidente Daniele Riva e Vittorio Tonini alla conferenza stampa di fine anno.
Da sinistra Franco Rotta, il presidente Daniele Riva e Vittorio Tonini alla conferenza stampa di fine anno.

 

LECCO – Camminare al fianco delle imprese, ma anche al passo con le stesse. Non un semplice slogan, quanto piuttosto la filosofia operativa di Confartigianato Lecco.

Ha i numeri, come si suol dire, l’associazione di categoria di via Galileo Galilei per guardare al 2015 con un certo ottimismo. Il più significativo, in tema appunto di numeri, è quello delle nuove imprese associate, che nel 2014 sono state 153.

Ma c’è dell’altro. Ad esempio sul fronte del credito, sempre prendendo in esame l’anno che sta per chiudersi, le richieste di finanziamento approvate dalla Cooperativa di garanzia sono state 266, per un totale di oltre 13 milioni di euro, tetto che nel 2013 non era stato raggiunto ma soltanto sfiorato.

Poi ci sono i dati relativi alla formazione, con 128 corsi svolti (lo scorso anno erano stati 95), più di 1.800 ore di formazione erogate e un totale di partecipanti vicino ai 1.900.

Daniele Riva, presidente di Confartigianato Imprese Lecco.
Daniele Riva, presidente di Confartigianato Imprese Lecco.

Corpose pure le cifre riferite alla previdenza, con 3.200 modelli “730”, oltre 2.000 pratiche presentate agli enti previdenziali e un milione e mezzo di euro di arretrati ottenuti dai pensionati, tra il 2013 e il 2014, grazie all’opera di ricostituzione proprio delle pensioni.

Confartigianato Imprese Lecco, insomma, c’è. Il presidente dell’associazione, Daniele Riva, e il segretario generale Vittorio Tonini l’hanno ribadito giovedì 18 dicembre nel tradizionale incontro di fine anno con la stampa.

“All’inizio del nostro mandato – ha detto il presidente – ci eravamo posti l’obiettivo di attualizzare il nostro programma d’azione e di procedere a una graduale quanto adeguata riorganizzazione dei vari servizi offerti proprio allo scopo di soddisfare le esigenze delle nostre imprese”.

“Abbiamo creato uno staff di marketing, organizzato un nuovo servizio gestionale e messo a punto progetti e iniziative che andassero in questa stessa direzione – ha aggiunto – e ritengo che i risultati siano ora sotto gli occhi di tutti”.

Daniele Riva ha anche ricordato la grande mobilitazione dello scorso febbraio a Roma sotto lo slogan “Riprendiamoci il futuro!” e alla presenza di un buon numero di artigiani del Lecchese. Chiedevano un cambio di rotta, gli operatori del comparto, e esprimevano profondo disagio per le condizioni di incertezza in cui erano e sono tuttora costrette a operare le imprese.

 

Il presidente Daniele Riva (a sinistra) e il segretario generale dell'associazione di via Galilei, Vittorio Tonini.
Il presidente Daniele Riva (a sinistra) e il segretario generale dell’associazione di via Galilei, Vittorio Tonini.

 

Sollecitavano poi il Governo ad ascoltare la loro voce, ma a distanza di mesi poco o nulla è cambiato. E in sede di conferenza stampa Riva non l’ha mandato a dire. “Speravamo che quella del Governo Renzi potesse essere una ventata di novità – ha osservato – ma purtroppo novità rilevanti ancora non ne vediamo, perciò siamo un po’ arrabbiati con il presidente del Consiglio e con la sua squadra di apprendisti ministri”.

“A livello nazionale rappresentiamo qualcosa come 2 milioni di imprese – ha spiegato sempre Riva – eppure siamo ancora inascoltati e costantemente alle prese con tasse e burocrazia”.

A confortare ci sono peraltro, oltre ai numeri cui si faceva cenno, gli apprezzamenti che si accompagnano alle iniziative proposte anche nel corso del 2014, a cominciare dalla Mostra dell’artigianato. “E’ stato dato un nuovo vestito all’evento – ha detto il presidente – e in generale è stato fatto un gran bel lavoro. Avevamo introdotto elementi di novità e portato a Lariofiere di Erba le nuove tecnologie e il bilancio della rassegna è stato decisamente positivo”.

Franco Rotta, vicepresidente vicario della Confartigianato lecchese.
Franco Rotta, vicepresidente vicario della Confartigianato lecchese.

Ma il 2015 è alle porte. Ecco allora la Confartigianato lecchese rivolgere lo sguardo all’Expo e guardare alle iniziative che verranno proposte e che coinvolgeranno in primo luogo le imprese. “Abbiamo pensato a un padiglione da allestire sempre a Lariofiere – ha spiegato Daniele Riva – e poi ci sarà la grande novità del Fuori Expo di Confartigianato, un prestigioso spazio nel cuore di Milano con esposizioni, eventi, percorsi tematici, incontri e partnership eccellenti”.

“Ci sarà naturalmente posto per le nostre imprese – ha osservato ancora il numero uno dell’associazione di categoria – e ciò favorirà la creazione di nuove relazioni e scambi istituzionali, culturali ed economici con le delegazioni straniere presenti”.

Il 2015 per la Confartigianato lecchese sarà però anche l’anno del rinnovo delle cariche. “Verranno così organizzate una quarantina di serate sul territorio – ha spiegato Riva, che era affiancato dal vicepresidente vicario Franco Rotta – allo scopo di coinvolgere il maggior numero possibile di associati”.

 

Franco Rotta (a sinistra) con il presidente Daniele Riva.
Franco Rotta (a sinistra) con il presidente Daniele Riva.

 

Considerato inoltre che la vera sfida che attende le piccole imprese è entrare a pieno titolo nella dimensione europea, Confartigianato Lecco ha istituito lo “Sportello Europa” con tre obiettivi fondamentali. A parlarne è stato Vittorio Tonini. “Il primo obiettivo – ha detto il segretario generale – è una campagna informativa e di diffusione della cultura per l’accesso ai bandi europei, il secondo riguarda la formazione proprio sui bandi, i fondi e i finanziamenti europei destinati agli associati e il terzo il finanziamento in partenariato di un progetto di ricerca e innovazione”.

“Nonostante tutto c’è ancora voglia di rimanere sul mercato – ha aggiunto Tonini analizzando sempre il futuro prossimo del comparto – e nostro compito è rafforzare e valorizzare questa fiducia. Ma anche gli altri soggetti, a cominciare dalla politica, devono fare la loro parte e dimostrare con i fatti e non soltanto a parole che si vogliono realmente cambiare le sorti del Paese”.