Cres e ragazzi disabili: è polemica sugli orari di frequenza

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LECCO – È polemica sugli orari per i bambini disabili del centro ricreativo estivo del Comune di Lecco. Quest’anno infatti il Cres, che inzia lunedì prossimo, prevede due orari differenziati: dalle 9 alle 16 per le persone normodotate, e 10 – 15 per i bambini portatori di handicap, a causa, pare, della mancanza di fondi per il personale di assistenza. Così ieri il consigliere Pdl Giacomo Zamperini, durante la discussione del Bilancio di Previsione 2012, ha chiesto di destinare maggiori risorse al centro estivo.

“Il Comune taglia sul servizio ai cittadini del Cres, il Centro Ricreativo Estivo, per i bambini disabili. Una situazione che ha coinvolto circa 70 famiglie, che pensavano di poter lasciare i figli al centro ricreativo dalle 9 del mattino alle 16. Come risposta il Comune ha decretato che per motivi educativi alcuni bambini disabili devono entrare alle 10 ed uscire alle 15 perchè mancano gli educatori. Risultato: i genitori dei ragazzi disabili che lavorano e facevano affidamento sul servizio del Comune si sono attaccati al tram”.

“Non è una questione economica – ha invece riposto l’assesssore all’istruzione Francesca Bonacina – ma sono situazioni che abbiamo concordato con le famiglie. Abbiamo infatti deciso di avere percorsi personalizzati per ognuno dei 21 bambini con disabilità che ha fatto domanda di iscrizione al Cres. Abbiamo così istituito tre tipi diversi di orari, da 35 ore (il tempo pieno dalle 9 alle 16), da 30 o da 25 ore. Ogni bambino infatti ha delle esigenze sia educative che di assistenza particolari. Abbiamo cercato garantire ai bambini un adeguato supporto di assistenza, ovvero sia un adeguato rapporto tra bambini disabili ed educatori che spesso deve essere 1 a 1 e il coinvolgimento degli stessi educatori che i bambini conoscono durate l’anno a scuola, in modo che non si trovino con persone a loro sconosciute.”