De Muro: “Segretario Tavola, la sua è una risposta indecente”

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Botta e risposta infinito sui Trattamenti di fine Vita, riceviamo e pubblichiamo la replica di Sergio De Muro segretario dell’associazione Cellula Coscioni all’intervento di Mario Tavola segretario cittadino del PD.

“Una risposta indecente. Non può che essere definita in questo modo la lettera, o intervista, pubblicata dal sito lecconotizie.com a firma Mario Tavola nella quale il segretario cittadino del PD contesta in modo virulento quanto affermato da me, da Duccio Facchini e dal consigliere comunale dell’IDV Ezio Venturini.
Lungi dal voler intervenire per le altre persone coinvolte, dato il limite della cortesia ben oltrepassato dal segretario Tavola, mi vedo costretto a intervenire per ribattere a cotanto vigore decisamente vicino all’insulto e alla calunnia.
L’unico modo per farlo è, con altrettanta vigoria, basare questa mia risposta sui fatti.
Primo, quanto da me affermato è suffragato dalla sequenza degli avvenimenti di cui, quando vuole, le posso fornire le prove attraverso mail e giornali. Secondo, principe di tutti i fatti è l’orologio che ha continuato a far girare le lancette di ben quattro mesi senza che la proposta sull’Amministratore di sostegno (ADS) relativo alle Disposizioni Anticipate di Trattamento sanitario (DAT) vedesse la luce nell’aula del consiglio comunale. E le ricordo che stiamo parlando di una proposta, quella sull’ADS, da lei magnificata e da noi valutata in modo corretto già prima del consiglio comunale del 12 settembre 2011 (giorno in cui è stata bocciata la nostra proposta di registro DAT sottoscritta da 1119 cittadini). Terzo, in quattro mesi la proposta sull’ADS ha fatto soltanto un’apparizione presso una Commissione che ha provveduto a renderla monca nel titolo (pare che, come affermato dal Consigliere PD Salvatore Rizzolino, le Disposizioni Anticipate di Trattamento sanitario siano da non nominare in quanto richiamano il Testamento Biologico che è cosa “ideologica”) e una breve comparsata nell’ordine del giorno del consiglio comunale del 28 novembre 2001, punto depennato dallo stesso a inizio riunione. Dopo tutto ciò il nulla più totale.
Ancora mi chiedo da dove provenga tutta la sua sicumera, la sua sicurezza, sulla inutilità dell’istituzione del Registro dei Testamenti Biologici (o DAT) quando oramai oltre 100 comuni italiani hanno già votato e introdotto questo strumento, comuni tra i quali cito Bologna, Modena, Firenze, Pisa, Pistoia, Livorno, Roma (2 municipi), Caserta, Gorizia (a livello provinciale), Torino e, proprio pochi giorni fa, Napoli. Comuni che continuano ad aumentare. Fior di giuristi, teologi e Chiese Cristiane Protestanti (Valdesi e Metodisti in primis) che si adoperano per garantire al cittadino la propria libertà di scelta sul fine vita.
Mi sconvolge che lei, da medico e quindi uomo di scienza, abbia già decretato il fallimento di questo nuovo strumento, il Registro DAT, senza alcuno studio statistico a supporto della sua tesi.
Ma la cosa più urticante è che da segretario cittadino di un partito che ha sempre volutamente ignorato l’argomento, ora lei si elevi a unico portatore di verità e di conoscenza, quando l’Associazione Luca Coscioni ha sperimentato per prima, a Modena, la figura dell’Amministratore di sostegno e la Cellula Coscioni Lecco ha trattato la questione nelle sedi appropriate già un anno fa. Peccato che nulla è mai pervenuto né lei né dalla sua parte politica. Non una proposta, non un dibattito. Ora, solo ora che associazioni attive sul territorio hanno raccolto la voce di coloro che reclamano la loro libertà di scegliere, lei si eleva a conoscitore della materia distribuendo patenti di opportunismi a chi da anni si impegna su questo argomento e dando dell’ignorante a chi osa risollevare la questione.
Se veramente è convinto delle sue ragioni e ha il coraggio di difenderle la invito a organizzare e promuovere insieme a tutti noi un dibattito pubblico al più presto. Questo è sicuramente un modo serio per chiarire, informare e permettere a tutti i cittadini di scegliere in piena libertà. Il resto è solo propaganda ideologica a scapito della libertà di ognuno di noi”.

Sergio De Muro
Segretario Cellula Coscioni Lecco