Don Luigi Prandi a Lierna: “Impariamo a stupirci di noi stessi”

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Monsignor Luigi Prandi durante la celebrazione della messa a Lierna nella solennità di Pentecoste.
Monsignor Luigi Prandi durante la celebrazione della messa a Lierna nella solennità di Pentecoste.

 

LIERNA – In chiesa le invocazioni e le preghiere di ringraziamento per il significativo traguardo raggiunto. Fuori, la festa e le strette di mano, unite agli abbracci e ai sorrisi, per monsignor Luigi Prandi, mandellese d’origine, sacerdote da 50 anni.

Lierna domenica 15 maggio si è stretta idealmente attorno al parroco di Vassena di Oliveto Lario, che nella parrocchiale di Sant’Ambrogio ha celebrato la messa della solennità di Pentecoste. Accanto a lui, all’altare, il parroco don Marco Malugani e dentro l’edificio religioso le voci e i canti del coro parrocchiale.

Rifacendosi proprio al significato della Pentecoste, allo Spirito Santo e alla simbologia del vento, nella sua omelìa don Luigi ha invitato i fedeli a lasciare socchiuse porte e finestre, “così che appunto il vento le sbatta fragorosamente e vi irrompa con il suo sibilo e la sua forza capace di trascinare e sollevare”.

“Proviamo ad accogliere quel vento come elemento di improvvisazione – ha detto il sacerdote – portatore di realtà mai viste prima, mai sentite, mai sperimentate. Riscopriamo l’amore del Signore che è slancio, vibrazione, fremito, emozione, commozione e gesti spontanei, tutti doni dello Spirito Santo elargiti indistintamente a tutti”.

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“Lo Spirito Santo è una realtà interiore – ha aggiunto monsignor Prandi – che ci rende persone entusiaste, capaci di stupirci di noi stessi. E se siamo persone eccessivamente compassate, vuol dire che abbiamo sbagliato data di nascita, che non siamo nati a Pentecoste”.

Dove ricercarlo e dove trovarlo, però, lo Spirito Santo? E’ stato lo stesso sacerdote a dare la risposta. “Se riusciamo a dire una preghiera – ha affermato – è lui che ce la mette nel cuore, se non visti da nessuno andiamo a trovare un fratello divorato dalla solitudine è lui che ci spinge e se desideriamo perdonare qualcuno è sempre lui a farci sentire questa esigenza”.

“Le nostre parole – ha proseguito don Luigi – siano allora efficaci e capaci di scaldare il cuore di chi le ascolta”.

DI SEGUITO, NEL SERVIZIO FOTOGRAFICO DI FRANCESCO GALA, LE IMMAGINI DELLA CERIMONIA A LIERNA PER I 50 ANNI DI SACERDOZIO DI MONSIGNOR LUIGI PRANDI