Don Prandi prete da 50 anni. “Occorre un tocco di classe spirituale”

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LA VALLETTA BRIANZA – Solenne concelebrazione giubilare, al Monastero delle monache romite di Sant’Ambrogio ad Nemus in Perego (La Valletta Brianza), per i cinquant’anni di consacrazione sacerdotale di monsignor Luigi Prandi.

Originario di Mandello, dove è nato nel 1941 e dove ha svolto il suo ministero fino al 1975 presso la parrocchia di San Lorenzo (ha anche insegnato per molti anni alla scuola media “Alessandro Volta”), don Luigi è da oltre 40 anni parroco a Vassena di Oliveto Lario, dove fece il suo ingresso la vigilia di Pentecoste del ‘75.

Nella sua omelìa tenuta al Monastero delle monache romite monsignor Prandi ha innanzitutto ricordato il giorno della sua ordinazione. “La Cattedrale era gremita di fedeli – ha detto – e tutti fissavano noi, novelli sacerdoti. Ma in quegli anni la gente si accorgeva facilmente di noi, anche perché eravamo tanti. Credo tuttavia che pochi intuivano che sotto la veste talare di ciascuno di noi batteva un cuore, con tutti i problemi dei nostri 25 anni: l’amore, l’attesa, la paura, la speranza. E pochi riuscivano a scorgere i tumulti nascosti dentro di noi”.

“Pochi – ha aggiunto il sacerdote – sapevano leggere nei nostri occhi splendidi, ma sempre febbricitanti, i riverberi delle lotte e degli scontri quotidiani fra tentazione e preghiera”.

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Monsignor Prandi ha proseguito: “Oggi è diverso. La gente si accorge meno di noi e non ci identifica più per l’uniformità dell’abito, ma non è detto che non ci riconosca. Occorre allora un tocco di classe spirituale, occorre focalizzare la nostra identità, occorre avere una esemplarità discreta”.

Il parroco di Vassena ha altresì affermato che “la gente chiede informazioni sulle sorgenti del nostro indefettibile entusiasmo” e che di conseguenza “ai doni offertoriali della nostra vita non dobbiamo sottrarre nulla, neppure in segreto”.

Quindi un’ultima considerazione: “Non pratichiamo autoriduzioni sul prezzo di copertina dei nostri propositi, non concediamoci sconti sui rigori del sacrificio. E non cerchiamo consensi, ricordando sempre che Cristo si fece povero, da ricco che era”.

Alla solenne concelebrazione al Monastero delle monache romite hanno presenziato tra gli altri i sindaci di Mandello e Oliveto Lario, Riccardo Fasoli e Bruno Polti, una ventina di sacerdoti (tra loro quelli del vicariato di Mandello), la Superiora dell’Istituto scolastico Santa Giovanna Antida, suor Agnese Resente, e un gruppo di parrocchiani di Vassena e di Mandello.

DI SEGUITO, NEL SERVIZIO FOTOGRAFICO DI FRANCESCO GALA E ALBERTO LOCATELLI, LE IMMAGINI DELLA SOLENNE CONCELEBRAZIONE GIUBILARE PER I 50 ANNI DI SACERDOZIO DI MONSIGNOR LUIGI PRANDI