È boom di turisti sul Lario: agriturismi in overbooking

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LECCO – Ancora 100 posti letto e poi sarà overbooking per gli agriturismi lariani che si preparano al tour de force nelle due settimane centrali di agosto in cui già si registrano più di 1200 prenotazioni. È quanto rileva Coldiretti Como-Lecco in occasione di un’indagine sulle vacanze di ferragosto, che vedono nel nostro territorio un vero e proprio boom di turisti. Stessa musica per alberghi, bed & breakfast, case vacanze e campeggi che tra Como e Lecco, secondo quanto riportato sui portali di Priceline Group, sono già prenotati per oltre il 90% dei posti.

“Il nostro comparto agrituristico — spiega il presidente della Coldiretti lariana, Fortunato Trezzi — cresce continuamente, e sempre più si colloca di diritto nelle preferenze dei vacanzieri, grazie ad un’offerta di alloggio capace di integrare le più differenti richieste della clientela. La campagna, inoltre, rappresenta un sempre maggior richiamo per i vacanzieri, grazie al relax, alla buona cucina, e alla riscoperta delle tradizioni“.

Tra le motivazioni del boom di quest’anno non manca – sottolinea la Coldiretti – la spinta alla ricerca di tranquillità per le paure dopo i recenti episodi internazionali che condiziona la scelta delle vacanze di quasi quattro italiani su dieci (38%) che hanno scelto di mettersi in viaggio secondo Coldiretti/Ixe’, ma anche molti turisti internazionali che hanno preferito l’Italia ad altre mete considerate meno sicure.

“Non sappiamo più dove mettere i clienti — racconta Marco Ciappa, titolare dell’agriturismo La Sorgente di Borgo di Brenzio, frazione di Gravedona ed Uniti — Quest’anno c’è stata una vera e propria esplosione di arrivi: il 95% dei miei clienti sono stranieri, in particolare dal nord Europa, e vengono da paesi come Belgio, Olanda, Francia, Danimarca. Addirittura, ultimamente sono arrivati turisti anche dalla Nuova Zelanda”.

Le strutture agrituristiche, continua la Coldiretti, nelle province di Como e Lecco sono 212 e fanno segnare, in gran parte dei casi, il tutto esaurito, grazie a un’offerta capace di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo ma che hanno qualificato notevolmente la propria tradizionale offerta di alloggio e ristorazione con servizi innovativi per sportivi e ambientalisti, come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking o attività culturali come la visita di percorsi artistici o naturalistici, ma anche corsi di cucina e wellness.

“Posizionato in valle d’Intelvi, oltre i 1000 metri, il nostro agriturismo — raccontano gli imprenditori di Pellio d’Intelvi proprietari dell’agriturismo Bavè, Federico e Paola Caprani — è molto apprezzato per la sua vista spettacolare sul lago di Lugano e Porlezza. È l’ideale per chi vuole effettuare passeggiate ed escursioni in montagna, anche a cavallo. La presenza straniera, nella nostra struttura, è dell’80%: i turisti arrivano in particolar modo dalla Germania“. A fargli eco, Alfredo e Ileana Acquistapace, titolari dell’agriturismo Al Molin di Colico: “Nella nostra struttura la presenza di stranieri è stimabile attorno al 60%: i paesi di provenienza sono l’Olanda, il Belgio, la Germania e ultimamente anche America. L’agriturismo è in una casa storica del paese, e conserva una vecchia bottega d’alimentari e un mulino del primo 900“.

In Italia — conclude  Coldiretti —salgono ad oltre 7 milioni i pernottamenti previsti in agriturismo nell’estate 2017, con un aumento stimato pari al 8 per cento rispetto allo scorso anno, con lo storico sorpasso degli ospiti stranieri rispetto a quelli italiani.