Educazione alla legalità: gli avvocati in cattedra nelle scuole

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tribunale_togheLECCO –  La Camera Penale di Como e Lecco, in collaborazione con il Liceo Scientifico G.B. Grassi di Lecco, nell’ottica di contribuire ad una maggiore diffusione di una cultura della legalità che abbia ad oggetto la natura e la funzione delle regole nella vita sociale, i valori della democrazia, l’esercizio dei diritti e doveri della cittadinanza, nonché il ruolo dell’avvocato penalista in società e nel processo vuole offrire all’interno delle scuole superiori un contributo formativo educativo per operare alla costruzione di una personalità consapevole delle regole che governano il convivere democratico.

A tal fine, intende promuovere all’interno delle scuole una serie di incontri che abbiano ad oggetto il disagio giovanile (bullismo, rischi legati all’uso di alcool e stupefacenti, educazione stradale, atti di vandalismo, violenza negli stadi), la violenza di genere, stalking e maltrattamenti in famiglia, l’uso sicuro di internet e delle nuove tecnologie, rischi e pericoli della rete.

“Sarà inoltre organizzato un accesso degli studenti nella locale Casa Circondariale (“non fatemi vedere i vostri palazzi ma le vostre carceri, poiché è da esse che si misura il grado di civiltà di una nazione”… Voltaire) – spiegano gli avvocati Marcello Perillo del Foro Lecco e Paolo Camporini del Foro Como –  Educare alla legalità significa innanzitutto mettere a disposizione di tutti cultura e informazioni, leggi e norme, prospettive e progetti, in modo che diventino parte integrante della vita di ciascuno di noi”.

Quindi proseguono: “Diffondere fra i più giovani i fondamentali valori processuali della parità delle parti, del contraddittorio e della necessaria terzietà del giudice significa infatti rendere una società consapevole del fatto che la tutela e la difesa delle garanzie processuali dell’imputato costituiscono un indeclinabile valore di ogni vera democrazia in quanto non sono altro che il riflesso della difesa e della tutela della libertà di tutti i cittadini. Soltanto in questo modo la cultura della legalità potrà diffondersi, diventare patrimonio comune e condiviso ed essere così trasmesso alle nuove generazioni”.