Erve. L’antico borgo di Nesolio rivive grazie agli ex residenti

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L’antico borgo di Nesolio, sopra Erve. Oggi qui vive solo una famiglia

 

ERVE – L’antico borgo di Nesolio, poco sopra Erve, è tornato a vivere per un giorno, grazie ai suoi ex residenti. Uomini e donne che a Nesolio sono nati e vissuti, per poi trasferirsi chi a Erve, chi a Calolzio, chi molto più lontano, ma che non hanno mai dimenticato il loro luogo di origine.

Domenica scorsa, su proposta dell’ex sindaco Paolo Crespi e di Venanzio Valsecchi, una cinquantina di persone si sono così ritrovate a Nesolio per celebrare la Santa Messa e pranzare insieme, ricordando i vecchi tempi, quando il paesello brulicava di vita e attività, come tanti altri.

Tra i partecipanti al ritrovo anche Laura Valsecchi, maestra alla Scuola dell’Infanzia di Vercurago. Laura è figlia di Libero Valsecchi, nato proprio a Nesolio: “Purtroppo mio papà non ha potuto partecipare alla giornata perché è stato recentemente operato, sono andata io in sua rappresentanza – ha spiegato – con me c’erano alcuni cugini, uno di loro è addirittura arrivato dal Canada: non voleva perdersi l’evento! Nesolio è la frazione più antica di Erve, abbandonata da oltre 25 anni. Oggi solo una famiglia vive qui“.

Dopo la Santa Messa, celebrata nella chiesetta di Piazza Era, il gruppo, una cinquantina di persone circa, si è diretto presso la Casa della Comunità Montana dove si è tenuto un pranzo conviviale con tanto di polenta e castagne. “E’ stato davvero bellissimo ed emozionante – ha raccontato Laura – tra i conviviali c’era anche una signora di 91 anni, ha raggiunto Nesolio in jeep, ma assolutamente voleva esserci per ricordare i vecchi tempi. Con noi c’era anche il sindaco Giancarlo Valsecchi“.

Insomma, una giornata da ricordare per Nesolio e per i suoi affezionati ‘nativi’: “Durante il pomeriggio io e altri presenti abbiamo deciso di creare il gruppo Amici di Nesolio ci siamo salutati con la  promessa di rincontrarci. Non importa dove la vita ti conduce – ha concluso Laura – casa, Nesolio in questo caso, rimane sempre nel cuore”.