Escluso dal carnevale, viale Turati raccoglie le firme

LECCO – Ha creato stupore e amarezza tra i residenti di viale Turati la decisione degli organizzatori del Carnevalone di cancellare la partenza e l’arrivo della sfilata allegorica nel quartiere di Santo Stefano: dopo la voce di protesta dei commercianti, ora anche i cittadini si stanno mobilitando con una raccolta firme per chiedere non escludere il viale dalla manifestazione.

La sfilata, evento principale del carnevale lecchese, prenderà infatti il via alle 15 dall’area ex Faini, un cambio di location che Ltm, ente organizzatore del Carnevalone, ha deciso per accorciare il percorso dei carri, giudicato troppo lungo e difficoltoso da seguire per anziani e bambini, soprattutto al rientro verso il viale, dove tradizionalmente andava a chiudersi la parata.

Una spiegazione che però non ha convinto i residenti di Santo Stefano e così, dopo le critiche giunte dalla Confcommercio, è stata lanciata una raccolta firme tra gli abitanti del rione. Ancora una volta è stato Mauro Bertola, ideatore in questi anni di diverse iniziative dedicata alla gente del viale, a prendere iniziativa:

“Da oltre 20 anni il Carnevalone parte dal viale Turati, non è solo una questione di tradizione – spiega – qui anziani e bambini anche quest’anno avrebbero guardato la sfilata dal loro terrazzo, invece così dovranno spostarsi verso il centro in mezzo alla folla. Questo è uno dei quartieri più popolosi di Lecco e merita attenzione”.

Bertola ha deciso di dare il via alla petizione che lunedì, in una manciata di ora dal suo avvio, ha registrato oltre un centinaio di adesioni e proseguirà in questi giorni. Il banchetto per raccogliere le firme è stato allestito al bar del Conad, dove, la sera del 13 febbraio, si terrà il 3° Carneviale, il party carnevalesco del viale.

“E’ il terzo anno che lo organizziamo. Ho visto che anche i commercianti esporranno per protesta una vetrofania con la scritta ‘Carneviale Turati’ per chiedere di ripristinare il percorso ideale, il nome lo hanno copiato da noi – scherza Bertola – la Confcommercio difende i commercianti, noi vogliamo pensare ai residenti, soprattutto agli anziani che subiranno di più questa spiacevole novità”.