Ex area Pagani inquinata, il Comune sollecita la bonifica

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L'ex area Pagani oggi

area paganiLECCO – Cosa c’è nel sottosuolo dell’ex area Pagani? “Zinco e idrocarburi pesanti”. Il sito è inquinato e lo ha ricordato l’assessore all’Urbanistica, Gaia Bolognini, rispondendo lunedì sera ad un’interrogazione dei Cinque Stelle. 
Proprio per questo motivo dal 2012, all’epoca della prima conferenza di servizi, e poi con la dichiarazione di ‘sito contaminato’ nel 2013, si attende una bonifica dell’area per poter finalmente procedere al suo riutilizzo e dare il via libera al progetto edile pianificato sul terreno dove in passato insisteva l’omonimo scatolificio.

Il piano attuativo della Belfiore Casa prevede la realizzazione di cinque palazzine (quattro residenziali ed uno ad uso misto commerciale/residenziale), giardini pubblici e aree parcheggi anche sotterranee. Il progetto aveva però sollevato la contrarietà di alcuni cittadini di Germanedo e Acquate che avevano presentato ricorso, nel 2010, costringendo l’impresa ad una diminuzione dei volumi previsti di mille metri quadri (da 52,3 mila a 49,5 mila metri quadri), riducendo in particolare l’altezza di due dei palazzi previsti.

Il progetto edilizio per le palazzine che dovrebbero sorgere sull'area
Il progetto edilizio per le palazzine che dovrebbero sorgere sull’area

Si atteso fino a gennaio di quest’anno per la sentenza del tribunale amministrativo che ha rigettato il ricorso, alla luce delle variazione al progetto e della rinuncia degli stessi ricorrenti. Il problema però resta la bonifica dell’area: a febbraio, ha riferito l’assessore, il Comune ha chiesto conto della documentazione integrativa all’iter ambientale, a seguito della variante urbanistica, e sulla sottoscrizione di una nuova convenzione, in vista della scadenza di quella attualmente in essere. “Abbiamo inviato solleciti alla proprietà a febbraio, giugno e ottobre. Attendiamo ancora risposte” ha concluso l’assessore.

“Abbiamo appreso che l’area è fortemente inquinata – è il commento di Massimo Riva (M5S) – è necessario quindi fare pressione sulla proprietà affinché venga effettuata la bonifica e se effettivamente ci sia ancora interesse da parte dell’impresa sull’area”.