Ex hotel “La Rosa”, i Cinque Stelle di Abbadia all’attacco

Tempo di lettura: 2 minuti
La nuova costruzione realizzata ad Abbadia Lariana laddove sorgeva l'ex hotel ristorante"La Rosa".
La nuova costruzione realizzata ad Abbadia Lariana laddove sorgeva l’ex hotel ristorante”La Rosa”.

 

ABBADIA LARIANA – “Casualità o coincidenze? Magìa o mistero? Rumorosi silenzi colpevoli o innocenti? Sono queste le domande che vogliamo porre all’amministrazione comunale di Abbadia Lariana e a coloro i quali dovrebbero vigilare con oculatezza all’interno delle istituzioni sull’agire, sulle eventuali nefandezze e sugli errori. A meno che, come recita un vecchio proverbio, mal comune mezzo gaudio”.

A scrivere è il Movimento 5 Stelle di Abbadia in riferimento a quella che i pentastellati non esitano a definire “una violazione della legge regionale numero 24 del 2006, con decorrenza dal 1° gennaio 2012 che detta le norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni nell’atmosfera a tutela della salute e dell’ambiente”.

Il M5S ricorda anche una lettera a suo tempo inviata ai sindaci della Lombardia avente per oggetto la delibera dgr n. IX/2555 del 24 novembre 2011 in materia di certificazione energetica degli edifici oggetto di annunci commerciali per la loro vendita o locazione, nonché i criteri di indirizzo per effettuare i relativi accertamenti.

Nel mirino dei 5 Stelle vi è la costruzione realizzata ad Abbadia in via Nazionale, laddove sorgeva l’hotel ristorante “La Rosa”.

Abbadia_ex-hotel-La-Rosa_5-Stelle_2014 (1)“Domandiamo all’amministrazione comunale – scrivono in una loro nota – come sia possibile che dal termine dei lavori sull’ex hotel appaia uno striscione con indicato un numero di telefono che rimanda, certamente senza un nesso di casualità, a un ex sindaco, e su cui non appare nessuna indicazione delle prestazioni e della classe energetica degli edifici in vendita”.

“La normativa regionale – aggiungono – nel caso in cui l’immobile rientri nelle situazioni in cui non è obbligatoria la dichiarazione energetica prevede che debba peraltro apparire ben visibile la seguente scritta: Immobile non soggetto all’obbligo di certificazione energetica. In violazione di tale legge è prevista una sanzione compresa tra 1.000 e 5.000 euro”.

“Siamo perplessi e alquanto dubbiosi – conclude il M5S – che questa stessa sanzione sia stata applicata dall’amministrazione comunale, alla quale spettava il compito di vigilare sull’intervento, e siamo al tempo stesso basiti per il silenzio imbarazzante di un’opposizione consiliare assente, ma non certo stupiti da un’amministrazione che da ormai sedici anni governa il paese cambiando nomi ma alzando sottotetti in prossimità delle elezioni”.