Ex Wall Street, ufficiale: il 31 marzo apre la ‘Pizzeria della Legalità’

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Da sinistra: Paolo Cereda, coordinamento Libera Lecco, Thomas Emmenegger, presidente de La Fabbrica di Olinda, Virginio Brivio, Sindaco di Lecco, Liliana Baccari, Prefetto di Lecco, Luigi Mendolicchio, Presidente Aler Bg-Lc-So e Romano Negri, Fondazione Cariplo

 

LECCO – E’ il giorno della rinascita a Lecco, quella dell’ex pizzeria Wall Street in via Belfiore, che dopo 25 anni dalla confisca alla mafia è pronta ad essere restituita alla cittadinanza non solo come ristorante ma anche come centro di inclusione sociale e di legalità.

La data ufficiale è il 31 di marzo: quel giorno la nuova Pizzeria della legalità sarà aperta al pubblico in presenza delle istituzioni, dei volontari e dei cittadini. Come per ogni grande evento però non poteva mancare una preview: il 21 marzo, in occasione della Giornata della Memoria dell’impegno in memoria delle vittime innocenti delle mafie (riconosciuta proprio ieri dalla Camera), dalle 12 alle 18 i cittadini potranno visitare in anteprima il locale e donare un libro per contribuire ad arredarlo.

Gli assessori lecchesi Riccardo Mariani e Simona Piazza, con deleghe rispettivamente ai Servizi Sociali e alla Cultura

 

Non pochi gli sforzi per arrivare a questo atteso traguardo, come è stato ricordato questa mattina, giovedì, dal sindaco di Lecco Virginio Brivio che non ha taciuto ritardi e problematiche emerse durante i lavori: “Il progetto start up ‘I sapori e i saperi della legalità’ è molto ambizioso, lo sappiamo bene tutti noi enti coinvolti – ha esordito – ma oggi festeggiamo la vittoria della prima sfida, riportare il locale alla vita e alla città come bene di uso pubblico, e lo facciamo grazie ai tanti attori coinvolti: la Regione, l’Aler, il Comune, l’Agenzia Nazionale dei beni confiscati, la Prefettura, Arci, Fondazione Cariplo, Unicredit Foundation, Fondazione Comunitaria del Lecchese, Coordinamento Libera. Questo locale che inaugureremo il 31 marzo non ha solo un valore simbolico ma anche strategico per la diffusione della cultura della legalità, vederlo aperto con questa nuova veste sono certo sarà una grande emozione non solo per noi ma per tutti i cittadini”. Quindi un ringraziamento speciale da parte del sindaco alla Dottoressa Marina Panzeri, dirigente del settore Servizi Sociali del Comune di Lecco, “per l’insostituibile e prezioso lavoro svolto al fine di arrivare a questo traguardo”.

I lavori all’interno dello stabile in via Belfiore

 

A gestire la pizzeria sarà un’Associazione temporanea di scopo, La Fabbrica di Olinda, affiancata dal Comune di Lecco, Auser e Arci. Il locale, situato in via Belfiore, è stato completamente ristrutturato da Aler, tramite il finanziamento di 400 mila euro di Regione Lombardia. Altri 250 mila sono stati donati da Fondazione Cariplo. A questi vanno ad aggiungersi i 33mila euro raccolti tramite il Fondo di Comunità avviato la scorsa estate proprio per sostenere il progetto: 30 mila euro sono già stati devoluti alla Fabbrica di Olinda per terminare i lavori prima della riapertura ufficiale.

Lavori non semplici, dal punto di vista strutturale: l‘attività di ripristino come illustrato da Luigi Mendolicchio, presidente di Aler Lecco, Bergamo e Sondrio, ha interessato ben 550 mq di superficie. “Per me è un orgoglio personale aver contribuito a questa costruzione – ha dichiarato – avendo fatto parte della Dda come maresciallo della Guardia di Finanza e avendo sequestrato diversi beni alla criminalità organizzata. Il locale non sarà solo un punto di ristorno per il corpo ma soprattutto per la mente”.

Thomas Emmenegger

 

Ad illustrare la natura del progetto e le prossime tappe è stato quindi il presidente dell’ente capofila Thomas Emmenegger: “Un progetto che si fonda su tre gambe: quella imprenditoriale, quella culturale e quella sociale. Il vettore di queste tre gambe è l’innovazione sociale: la pizzeria della legalità riunirà buona cucina, eventi culturali, percorsi di inserimento, servizi sociali e molto altro”. Già pronto lo staff che gestirà il ristorante, composto in buona parte da studenti di scuole professionali lecchesi.

Il 21 marzo come anticipato ci sarà un momento di incontro con i cittadini che avranno la possibilità di visitare i locali prima dell’inaugurazione: alle 12 Domenico De Lisi, responsabile del servizio sociale del Centro di accoglienza “Padre Nostro” di Palermo, leggerà insieme alle autorità i nomi delle vittime di mafia. Dalle 14 alle 18 ognuno potrà portare in pizzeria un libro per arredarla: “Il libro è simbolo del cambiamento culturale e sociale di questo locale – ha detto Emmenegger – immaginando che negli anni bui qui non siano mai entrati”.

Non resta che aspettare la fine di marzo per assaggiare la pizza e visitare il nuovo locale. Per l’occasione il Coordinamento Libera di Lecco in collaborazione con il Comune di Lecco e la Biblioteca di Valmadrera ha organizzato un incontro per accompagnare la città verso il 21 marzo, Giornata della Memoria delle vittime delle mafie. L’appuntamento è per il 9 marzo presso un altra ex pizzeria confiscata alla ‘Ndrangheta, l’ex Giglio a Pescarenico, rinato centro sociale. Ospite sarà Suor Carolina Iavazzo, collaboratrice di Padre Pino Puglisi, vittima della  mafia.

“Dentro la sfida che ha portato a questo progetto c’è il senso del cammino di Libera – ha concluso Paolo Cereda, del coordinamento Libera Lecco – l’invito che faccio a tutti i lecchesi è quello di essere eretici, nel senso di continuare a ricercare la verità”.