“Facciamo ripartire l’Italia”. Il Megawatt di Parisi “illumina” Lecco

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A Destra Stefano Parisi a sinistra Gianfranco Colombo, giornalista e moderatore della serata

 

LECCO – Il “Megawatt” di Stefano Parisi “illumina” Lecco: partecipato l’incontro organizzato nella sala conferenze di Palazzo Falck mercoledì sera durante il quale Parisi ha presentato “Energie per l’Italia”, movimento fondato per rigenerare il centrodestra.

Significativo lo slogan, “idee per riaccendere il paese”: idee discusse dall’ex candidato sindaco di Milano insieme ad alcuni rappresentanti della politica e del commercio lecchese che a turno hanno proposto considerazioni e riflessioni. Lecco è una delle numerose tappe italiane del tour Megawatt organizzato da Parisi.

Tra gli interventi  quello di Carlo Piazza, del comitato “Invece No” dello scorso referendum, Andrea Secchi, agente di commercio, Alberto Negrini, commerciante e candidato sindaco alle comunali del 2015, Daniele Riva, presidente della Camera di Commercio e di Confartigianato, Marco Giorgioni, presidente della Compagnia delle Opere e Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello.

Industrie, imprese, enti locali, scuola e molto altro al centro delle riflessioni proposte dal pubblico lecchese al relatore, accomunate da un unico grande quesito: è possibile far rinascere l’Italia? C’è ancora spazio per nuove idee?

Parisi non ha dubbi: “L’Italia può tornare a essere un grande paese. Non solo è possibile ma è nostro preciso compito. L’importante è capire cosa vogliamo dalla politica: lo scopo di questa iniziativa è ascoltare tutti i cittadini e costruire una comunità politica nuova in un clima di fiducia che da troppo tempo gli italiani non respirano più”.

“L’Italia non può essere governata da chi fa slogan – ha dichiarato – da troppo tempo viviamo in uno stato di malessere profondo percepibile a livello sociale, economico, politico, l’ultimo referendum lo ha ben dimostrato, ma nessuno si è mai fermato a riflettere. Caduto un governo se n’è rifatto uno uguale dove chi ha sbagliato è stato premiato e gli italiani sono stati dimenticati, ancora una volta. Noi dobbiamo uscire da queste logiche che ingessano il paese: quelle per cui chi merita non viene premiato, chi investe viene tassato e le riforme della scuola non guardano a chi studia, per fare alcuni esempi”.

“Iniziamo a ricordarci che di cose da fare ce ne sono, e a premiare chi le fa. Cerchiamo di avere più fiducia di pretendere che ci venga detta la verità da chi amministra. Sono certo che migliorare il paese si possa, il potenziale non manca” ha concluso.