Fagiano contro una vetrina. “Liberati dai cacciatori, vagano disorientati”

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img-20161019-wa0015LECCO – “Ogni anno migliaia di fagiani vengono acquistati in allevamenti e lasciati liberi solo per la caccia. Questi poveri animali si ritrovano soli, senza saper sopravvivere. Molti di loro muoiono, non solo per la caccia, ma anche perché volando verso la città in cerca di cibo possono essere investiti, presi da cani o possono finire in trappole mortali”.

La denuncia arriva dall’associazione lecchese Zampamica dopo l’ennesimo episodio (cinque finora), l’ultimo avvenuto sul viale Turati, di un fagiano morto sbattendo contro una vetrina, altri visti vagare disorientati per parchi e strade, creando un possibile pericolo, denuncia l’associazione, anche per gli automobilisti.  

“Queste morti sono inutili – proseguono dall’ente animalista – animali vittime di una società che non abbandona le tradizioni e soprattutto che non è disposta a comprendere il valore della vita di qualsiasi essere vivente! Si deve imparare a rispettare qualsiasi forma di vita”.

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LA LETTERA:

“Ciao, sono Spino, un giovane fagiano maschio nato e cresciuto in un allevamento con tanti altri della mia specie. Probabilmente non tutti sanno che le mie origini sono asiatiche.

Sono cresciuto in gabbia con i miei compagni finché un giorno siamo stati prelevati dalle gabbie per fare un lungo viaggio in macchina.
Appena finito il viaggio mi ritrovo in un posto meraviglioso!!! Tutto verde, erba fresca, alberi e nemmeno una rete! Purtroppo non so cosa sia commestibile oppure no, sono abituato a mangiare la granaglia che l’allevatore ci porta ogni giorno.

Decido così di partire per esplorare il resto del mondo a me sconosciuto. Mi avvicino ad un luogo pieno di persone: la città. Qui è più facile trovare da mangiare ma la vita non è certamente più facile.

Le macchine sfrecciano ovunque, non mi vedono e quasi mi investono! Probabilmente è meglio tornare nel bosco. Qui si che si sta bene, peccato che ora è iniziata la caccia e io sono una delle prede più ambite insieme a tanti altri animali e bisogna fare i conti con cani da caccia e pallottole!”