Falesie e arrampicata, giornalisti a lezione con le Guide Alpine di Lombardia

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Da sinistra Matteo Piccardi (Guida Alpina), Fabrizio Pina (presidente del Collegio delle Guide Alpine della Lombardia), Luca Biagini (ex presidente)

 

BARZIO – Formare chi (in)forma attraverso una miglior conoscenza della montagna in tutti i suoi aspetti principali e delle attività ad essa connesse. Con questo obiettivo è stato organizzato il terzo Educational per i media promosso dall’assessorato allo Sport e alle Politiche per i Giovani di Regione Lombardia in collaborazione con il Collegio regionale Guide Alpine Lombardia. 

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Fabrizio Pina e Luca Biagini

 

Dopo la prima edizione dedicata alla montagna invernale tenuta a Madesimo nel 2014 e la seconda rivolta all’alta montagna ospitata in Valmalenco nel 2015, martedì si è tenuta la terza edizione ai Piani di Bobbio, nella splendida cornice del rifugio Ratti – Cassin. Sotto i riflettori della due giorni sono finite le falesie e il mondo dell’arrampicata su roccia.

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Il rifugio Ratti Cassin ai Piani di Bobbio

 

I giornalisti hanno incontrato una rappresentanza delle guide alpine di Lombardia formata dal neo presidente Fabrizio Pina, dal suo predecessore Luca Biagini, insieme a Matteo Piccardi e Luca Maspes. A loro il compito di istruire i professionisti dell’informazione su come argomentare al meglio quando si devono affrontare temi quali appunto falesie e arrampicata, ma più in generale quando si parla e si scrive del vasto mondo della montagna, mettendo inoltre in evidenza il ruolo e le attività svolte delle Guide Alpine.

Una “lezione” dove le Guide hanno ribadito come l’aspetto culturale, la conoscenza, l’istruzione stanno alla base sia dell’andare in montagna ma anche del raccontare la montagna. Uno degli aspetti sul quale le Guide Alpine hanno posto l’accento è stato quello della sicurezza o presunta tale visto che: “In montagna la sicurezza non esiste – hanno spiegato – E’ una parola usata impropriamente visto che la montagna è uno degli ambienti meno sicuri. Di questo bisogna esserne consapevoli da subito. Parlare di sicurezza in montagna non ha senso, lo ha invece parlare di assicurazione e protezione”.  E per procedere assicurati e protetti è necessario avere un’altro tipo di conoscenza: “Quella dei pericoli e, di conseguenza, bisogna imparare a valutare i rischi. Aspetti tutti fondamentali e da non sottovalutare mai”. Non è mancato poi un excursus sul gergo e il vocabolario utilizzato nel mondo dell’arrampicata ma anche un ripasso di nozioni e informazioni su come si deve procede nella progressione in parete.

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Da sinistra, Matteo Piccardi, Luca Maspes, Fabrizio Pina, Antonio Rossi e Luca Biagini

 

Falesie, come si diceva, “terreno” sempre più frequentato da appassionati e tema dell’Educational non scelto a caso, dal Collegio delle Guide Alpine. E’ infatti ormai prossima la concretizzazione dell’accordo di programma, attraverso il quale Regione Lombardia ha finanziato con 450mila euro il “Progetto di valorizzazione del sistema delle falesie lecchesi’”, progetto che ha visto al tavolo di lavoro anche un libero comitato di arrampicatori (dal quale è partito l’input del progetto), le Comunità Montane del Lario Orientale, Valle San Martino e della Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera, il Comune di Lecco, la Provincia di Lecco, il Collegio regionale Guide alpine Lombardia e la Camera di Commercio di Lecco.

Il “restauro”, come lo ha definito Biagini, interesserà le falesie di: Galbiate, Versasio (Lecco), Gronda del Vaccarese (Ballabio), Placchette di San Martino (Lecco), Valle degli orti e palestra vecchia (Civate), Torrette (Ballabio), Campelli (Abbadia Lariana) e scudi di Valgrande (Ballabio). Resta fuori il celebre Nibbio, ai Piani Resinelli, diventato un vero e proprio caso, e su cui il presidente Pina si è limitato a commentare: “E’ stata un’occasione persa”.
 

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L’assessore regionale Antonio Rossi, il presidente del Collegio Guide Alpine della Lombardia Fabrizio Pina e il presidente uscente Luca Biagini

 

Presente alla due giorni anche l’assessore regionale allo Sport e Politiche per i giovani Antonio Rossi, il quale ha sottolineato l’importanza dell’accordo di programma: “Si tratta di un progetto pilota unico nel suo genere, per il quale Regione Lombardia ha investito 450mila euro con lo scopo di promuovere la montagna e far capire che può essere una risorsa anche turistica. Progetto nel quale l’aiuto delle Guide Alpine è stato fondamentale non solo nella scelta delle falesie su cui intervenire”.

Con Arco di Trento come esempio e obiettivo da raggiungere, come ha dichiarato lo stesso Rossi, la Regione ha deciso di puntare sulle falesie con il duplice obiettivo di “invogliare sempre più giovani ad avvicinarsi alla montagna e sfruttarla come attrazione turistica”. Lavori quindi che prenderanno il via entro il 31 ottobre prossimo con il 30 giugno del 2017 quale data ultima per portarli a termine.
 

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Il gruppo in posa in occasione della lezione pratica

 

Chiusa la giornata in “aula”, cena e pernottamento nel meraviglioso rifugio Ratti Cassin e mercoledì mattina lezione pratica per tutti allo Zucco dell’Angelone, una delle palestre di roccia più belle e note della Valsassina. Destinazione la Placca del Pistolino, una bella e ambia parete con tiri di difficoltà compresa tra il 3b e il 5c. Qui, è cominciata la lezione pratica da parte delle Guide che dopo aver allestito tre tiri hanno invitato tutti i presenti a ‘fare un giro’, non senza ricordare in via preliminare le principali norme di assicurazione.
 

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“L’arrampicata in falesia è forse la più ‘appetibile’ tra gli sport outdoor, non si hanno le condizioni estreme che si trovano in alta montagna e in linea di massima tutti, anche i meno esperti, possono frequentarla, scegliendo la difficoltà e il tipo di allenamento. L’importante è avere sempre consapevolezza di dove si è e cosa si sta facendo”. Parole di Luca Biagini, ex presidente e oggi membro del consiglio direttivo delle Guide Alpine di Lombardia.

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“Andare in montagna e arrampicare non è mai completamente sicuro: in falesia non ti colpisce il maltempo e non potrai mai rimanere bloccato, ma i pericoli ci sono. Al di là della caduta sassi, i maggiori incidenti sono dovuti alla disattenzione, e questo vale anche, se non soprattutto, per i più esperti. Un nodo sbagliato o dimenticato, perché si stava parlando col compagno, una manovra sopra pensiero, può costare caro. Quindi l’invito che facciamo, come Guide, è quello di avere sempre consapevolezza, di aiutarsi e controllarsi reciprocamente: la montagna va presa sul serio”.
 

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Sensibilizzazione a prestare attenzione dunque, ma anche invito a godersi l’arrampicata in falesia, allenamento e diversivo per tutti i climber: “Si tratta di progressione – ha proseguito Biagini – e di avere coscienza del proprio corpo e del proprio equilibrio. Questa placca – del Pistolino, ndr – offre in particolare tiri di aderenza, molto mentali e psicologici: pochi appigli, più concentrazione e equilibrio, non a tutti piace, ma di certo è un buon modo per esercitarsi a sentire il proprio corpo e il proprio baricentro”.
 

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Competenza essenziale per ogni Guida Alpina l’arrampicata è entrata così, per una mattinata, anche nella nostra routine, permettendoci di sperimentare qualcosa di diverso in compagnia di veri esperti, in un ambiente fantastico e tutto lecchese come quello dell’Angelone.
Sicuramente una due giorni da ri…cordare!

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