LECCO – Anche Forze di Polizia e Vigili del Fuoco sono scesi in campo contro il disegno di legge di stabilità e per la difesa della dignità professionale e della specificità funzionale degli operatori del settore , oltre che per la difesa del diritto dei cittadini alla sicurezza.
Una sicurezza che per i rappresentanti di poliziotti e pompieri è messa a dura prova dai tagli al settore e da un decreto legge che i sindacati definiscono “pubblicità ingannevole” nei confronti del Paese perché “smentiscono le dichiarazioni pubbliche e mediatiche rivolte ai cittadini sulla necessità di garantire maggior sicurezza del territorio e nel territorio”.
Oggi, denunciano i sindacati, gli operatori soffrono di “un crescente disagio e di paralisi funzionale per la mancanza di risorse, sono costretti quotidianamente nei posti di lavoro e negli Uffici ad attuare in diverse modalità e forme una vera e propria questua verso terzi o anticipando le risorse economiche per sostenere le spese necessarie per reperire materiale e strumenti che gli consentano di lavorare o per effettuare le missioni”.
Problemi avvertiti anche a Lecco, dove nella mattinata di martedì i sindacati del comparto hanno scelto di manifestare di fronte alla Questura, mentre i colleghi delle altre città italiane facevano lo stesso.
Gli stessi Sindacati chiedono invece al Governo: lo sblocco del c.d. “tetto salariale”che consenta il superamento dell’attuale normativa e dei suoi effetti considerati dannosi ed iniqui per il personale con il recupero delle risorse economiche per consentire il pagamento degli assegni perequativi e delle progressioni automatiche (una-tantum); la revisione del modello di sicurezza e dei presidi di polizia e del soccorso pubblico sul territorio, che potrebbero comportare una riduzione della spesa ed una razionalizzazione nell’impiego delle risorse pubbliche oltre che una maggiore efficienza ed efficacia del servizio e più sicurezza per i cittadini; una legge delega per un riordino ordinamentale delle carriere del personale efficace e coerente con un nuovo modello di sicurezza e che valorizzi la professionalità dell’operatore di polizia e dei vigili del fuoco.
A Lecco i segretari provinciali Scinetti (S.I.U.L.P.), Maitan (C.O.I.S.P.), Danza (S.I.A.P.), Ratti (S.A.P.), D’Ambrosio (C.O.N.S.A.P.) e Gonella (UGL) a margine del presidio sono stati accolti dal prefetto Antonia Bellomo alla quale hanno sottolineato le problematiche affrontate dai propri colleghi tra cui vestiario e autovetture obsolete, oltre che necessarie manutenzioni ai locali.