Furti al cimitero di Olcio e c’è chi propone le telecamere

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Al cimitero di Olcio si ripetono i furti di sottovasi e altri oggetti.
Al cimitero di Olcio si ripetono i furti di sottovasi e altri oggetti.

MANDELLO – “E’ risaputo che i cimiteri sono un luogo propizio per piccoli furti. Chi li compie agisce approfittando del “sonno” dei morti, si muove con destrezza tra una tomba e l’altra fingendo di pregare o, peggio, pregando realmente: la tentazione di impadronirsi di qualcosa si fa pressante, irrefrenabile, non conosce ragione o pensiero: rubare un fiore, un sottovaso, qualcosa che può servire per la tomba del proprio caro o da mettere nel proprio giardino, non conosce nessuna regola. Si procede in tutta fretta e… chi si è visto si è visto”.

Chi scrive è Massimo Gilardoni, mandellese residente in frazione Olcio, organista e direttore della Schola cantorum del “Sacro Cuore” e di altre affermate formazioni corali del territorio.

Massimo Gilardoni, organista e direttore di cori.
Massimo Gilardoni, mandellese, organista e direttore di cori.

Attraverso il nostro quotidiano online Gilardoni ha deciso di denunciare una situazione decisamente poco simpatica riferita proprio al cimitero di Olcio, dove sono sepolti anche alcuni suoi familiari.

“Diciamo subito che si tratta di furtarelli – spiega – A Olcio i sottovasi sono i più appetibili. Parliamo di semplici sottovasi in plastica. Costano veramente poco ma fanno gola. I fiori, è vero, sono più belli ma desterebbero subito qualche sospetto se si vedessero sulla tomba dei parenti del ladruncolo, o della ladruncola”.

Ma i furti non si limitano ai sottovasi. “Un nuovo oggetto che comincia a andare letteralmente a ruba e che non ho più trovato sulla tomba-colombario di mio padre in settimana – osserva sempre Massimo Gilardoni – è una piccola griglia, forse in bronzo, che tiene raccolti e in ordine i fiori nel portavaso. Il peggio è che il ladro (o la ladra?) per quanto riguarda il paesello in cui abito non è proprio così anonimo. Diciamo che è abbastanza risaputo, anche se non è mai stato colto sul fatto e di conseguenza, purtroppo, non può essere denunciato o quantomeno richiamato”.

“Stranamente – aggiunge l’organista e direttore di cori – capita casualmente di notare nel giardino del suddetto/a parecchi portavasi in plastica, oppure si vedono apparire sulle tombe dei cari di questa “manolesta” fiori uguali a quelli che non trovi più sulla tomba dei tuoi cari. Coincidenze? Insomma la furbizia è assai limitata e l’ignoranza abbonda. Se si trattasse di cleptomania (“drogati” del furto a ogni costo) la cosa dispiacerebbe, però non credo che se ne debbano subire silenziosamente le conseguenze…”.

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A questo punto ecco la proposta di Gilardoni: installare telecamere anche nei cimiteri, perlomeno in quelli che non hanno un guardiano durante il giorno, come appunto Olcio.

“Purtroppo l’inciviltà regna sovrana – è l’amara considerazione del mandellese – e allora non resta che dotarci di mezzi che possano smascherare queste persone che troppo spesso prima recitano il rosario o magari vanno a messa e poi rubano, creandosi chissà quali giustificazioni interiori”.

“Al signor sindaco – conclude l’organista – chiedo di prendere in esame questa richiesta, ringraziandolo dell’attenzione che porrà al problema e sperando che ne consegua un’azione concreta per porre fine a questa situazione, che non conosce rispetto neppure per i morti”.