Galbiate e l’autostazione. In 70 hanno già aderito al sondaggio del M5S

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GALBIATE – Ad oggi già 70 cittadini hanno partecipato al sondaggio dei Cinque Stelle di Galbiate, indicando quale futuro vorrebbero per l’ex stazione dei bus del paese, oggi in rovina.

“Ovviamente non possiamo che esser felici di questo primo conteggio – spiegano dal movimento – non ce l’aspettavamo, e abbiamo deciso di puntare ancora più in alto, promuovendo l’iniziativa su più fronti: pagina facebook, volantinaggio “a tappeto”, sms, mail, pagina internet, passaparola, ecc. In questo modo crediamo di riuscire a dare la possibilità a tutta la popolazione di esprimersi su un tema così importante”.

I cittadini possono esprimersi sul tipo di servizi che dovrà offrire la struttura (biglietteria e sala di attesa per autobus, info point per galbiatesi e turisti, bar/edicola, altro…)
“Gli interventi prioritari per la comunità galbiatese non sono stati definiti dall’Amministrazione comunale tramite un vero e proprio processo partecipativo, ma rispondono, piuttosto, a dinamiche economiche e burocratiche delle quali ci siamo limitati a prendere atto – dicono i Cinque Stelle -È però facile intuire come l’Autostazione e Villa Bertarelli siano ambiti di intervento prioritari, in quanto beni dei galbiatesi che devono tornare a disposizione della cittadinanza più velocemente possibile”.
Il medoto, per i ‘pentastellati’, deve essere quello di un iter partecipato: “Una platea più grande e variegata possibile deve essere interrogata tramite questionari semplici e comprensibili, in modo tale da giungere alla tabulazione di una preferenza che sia rappresentativa della volontà dei cittadini. A questo punto, l’Amministrazione Comunale, forte dell’indirizzo fornito dalla popolazione, potrà sedersi al tavolo di contrattazione con il/i privato/i cercando di ottenere ciò che la popolazione richiede, senza rischiare di “concedere qualunque cosa a qualunque costo” al primo che si presenta. sarà cura dell’Amministrazione Comunale controllare che la realizzazione dell’opera segua l’iter corretto, soprattutto in relazione all’indirizzo popolare: eventuali variazioni in corso d’opera non devono in alcun modo snaturare gli indirizzi forniti dalla cittadinanza”.