Galbiate, l’Eremo cambia gestione e diventa Centro Turistico Culturale

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Da sinistra: Alberto Negri, presidente de La Ghianda Sas, Federico Bonifacio, presidente del Parco del Monte Barro, Rossella Muroni, presidente di Legambiente Nazionale, Alessio Dossi, presidente di Legambiente Lecco e Mauro Belardi, presidente della Cooperativa Sociale Eliante Onlus

 

GALBIATE – L’Eremo del Monte Barro cambia gestione e anche nome. Il primo novembre scorso è stata infatti attivata la convenzione che per i prossimi 9 anni vedrà Legambiente Lecco Onlus, la Cooperativa Sociale Eliante Onlus e La Ghianda Srl occuparsi della struttura, rinominata “Centro Turistico Culturale dell’Eremo”.

La nuova gestione è stata presentata lunedì mattino presso Villa Bertarelli a Galbiate, alla presenza del presidente di Legambiente Nazionale Rossella Muroni, del presidente del Parco del Monte Barro Federico Bonifacio e dei rappresentanti delle tre associazioni che da oggi fino al 2025 avranno in gestione l’Eremo, ristorante e ostello.

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Rossella Muroni e Alessio Dossi

 

“Una bellissima occasione per dimostrare come economia e salute possano andare di pari passo”. Questo il commento di Rossella Muroni, che si è complimentata con la sezione lecchese dell’associazione ambientalista e gli altri attori del progetto dell’Eremo. “Quello che avete messo in piedi consente di creare nuovi posti di lavoro di qualità e al contempo imparare a stare sul territorio”.

La “sfida” dell’Eremo per Legambiente Lecco era cominciata tre anni fa: “Per noi è stato un investimento importante, tenuto in piedi dalla passione – ha detto il presidente Alessio Dossi –possiamo dire che l’Eremo rappresenta il luogo dove l’economia e i nostri valori di sostenibilità, ambiente, risparmio si sono incontrati, dando vita a qualcosa di veramente bello e che vorremmo costituisse il futuro della nostra società. L’ambientalismo deve diventare una pratica”.

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Il Centro Turistico Culturale dell’Eremo è stato pensato come una vera e propria cittadella della sostenibilità, dove restano invariati tutti i contenuti della precedente concessione a Legambiente (con la copperativa Eliante e La Ghianda) e Parco del Monte Barro. Accanto alla gestione del ristorante, bar e ostello vi sarà quella ordinaria dei due musei, il Meab e il Mab, e dei servizi in tema di turismo culturale e naturalistico, attività didattiche incluse. Uno spazio di civilità, comunità e cultura.

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Come spiegato il Parco del Monte Barro non rinuncerà al proprio ruolo: “Le iniziative avverranno all’interno di programmi definiti dal Parco ed espressi nel dettaglio nei diversi atti che il Consiglio di Gestione assumerà per coordinare ogni progetto” ha spiegato il presidente Bonifacio

95mila euro l’investimento preventivato per i prossimi 6 anni di gestione. Il corposo progetto di 40 pagine contiene anche interventi di miglioramento strutturale quali la riduzione degli sprechi negli impianti elettrici e idrici, la ristrutturazione edilizia dell’ostello con materiali di recupero, la creazione di un Honesty Bar e molto altro.

“Dopo anni di impegno del Parco per una corretta fruizione e valorizzazione dello stesso siamo molto soddisfatti per l’avvio di questa nuova gestione che visti gli attori coinvolti non potrà non avere una positiva impronta di carattere ecologico, votata alla sostenibilità ambientale e al lavoro. Siamo certi che ciò porterà dei benefici a questo splendido Parco e all’Eremo” ha concluso il presidente Bonifacio.