Giornata di Raccolta del Farmaco, l’iniziativa a Lecco e in provincia

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LECCO – Anche quest’anno si svolgerà la Giornata di Raccolta del Farmaco, saranno 101 le Province e oltre 3.600 le farmacie ad aderire all’iniziativa.

Sabato 11 febbraio, nelle farmacie che espongono la locandina, sarà possibile acquistare uno o più medicinali da banco da donare ai poveri, assistiti dai volontari di Banco Farmaceutico.

I farmaci acquistati saranno consegnati direttamente agli oltre 1.600 enti assistenziali convenzionati con la Fondazione Banco Farmaceutico onlus.

Durante la GRF del 13 febbraio 2016, sono stati raccolti 353.851 farmaci, per un controvalore commerciale pari a circa 2 milioni di euro e ne hanno beneficiato oltre 557.000 persone.

Le difficoltà riguardano tutti, oltre 12 milioni di italiani e 5 milioni di famiglie hanno dovuto limitare il numero di visite mediche o gli esami di accertamento per ragioni di tipo economico.

In 3 anni, la richiesta di farmaci da parte degli enti convenzionati con Banco Farmaceutico è salita del 16% e gli utenti complessivi sono cresciuti nel 2016 del 37,4%.

La Giornata di Raccolta del Farmaco si svolge sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, in collaborazione con Aifa, CDO Opere Sociali, Federfarma, Fofi, Federchimica Assosalute e BFResearch.

L’iniziativa è realizzata con il sostegno di Intesa Sanpaolo, Teva, Doc, Eg, Avvenire e TV2000.

“Invito tutti coloro che possono permettersi una spesa di pochi euro ad andare in farmacia e donare col cuore, pensando a quanti – e spesso si tratta dei nostri vicini di casa – nel nostro Paese quella spesa non possono permettersela, anche se necessaria per poter stare bene”

Afferma Paolo Gradnik, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus che conclude

“Ci sono 4,6 milioni di poveri (500mila in più dell’anno precedente) in Italia, molti dei quali non possono spendere neanche un euro per il ticket, sono privi del medico di base perché fuori da ogni contesto sociale, o sono anziani, lavoratori disoccupati, mamme sole e migranti che hanno perso tutto”