Giro d’Italia: Rabottini fa l’impresa, il ciclismo torna eroico

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PIANI RESINELLI – I Resinelli oggi sono stati teatro di una di quelle imprese che riconciliano il pubblico con il ciclismo, in una giornata per soli eroi. In fuga dalla prima ora con un tempo da lupi, cade, viene ripreso, ma nonostante tutto vince: è Matteo Rabottini, ventiquattrenne corridore della Farnese Vini il trionfatore della 15esima tappa del Giro d’Italia.

Una performance incredibile per il giovane atleta pescarese, che per vincere la sua prima tappa al Giro va in fuga per 150 kilometri. Inizialmente con Bonnafond (AG2R) che però, appena la tappa si fa dura, si stacca. Rabottini allora continua da solo, scollinando Valcava (con il massimo vantaggio di 8 minuti), Forcella di Bura e Culmine di San Pietro sotto un tempo d’inferno. Arrivato a Cassina Valsassina scivola sull’asfalto viscido e cade, e sembra tutto finito. Ma non si arrende: si rialza, e nonostante sia solo ritorna addirittura a guadagnare sui suoi inseguitori. Arriva stremato ai piedi della salita dei Resinelli, con un vantaggio di 2′ 30” su tutti gli altri. Resiste, combatte e l’unico che riesce a riprenderlo è Joaquin Rodriguez, che a un kilomentro dal traguardo lo sorpassa. Ma negli ultimi settanta metri, sostenuto da tutto il pubblico, il giovane della Farnese Vini trova l’ultimo guizzo, e batte allo sprint il campione spagnolo. I Resinelli esultano per un gesto atletico veramente incredibile, dopo 5 ore e un quarto di gara. Rabottini si guadagna una vittoria strameritata, la sua prima al Giro, prendendosi pure la maglia della classifca scalatori. Rodriguez torna leader dalla generale, strappando la maglia rosa a Ryder Hesjedal. Basso arriva in cima con Scarponi ed Henao, e diventa terzo della classifica generale.

LE INTERVISTE:

Matteo Rabottini (Farnese Vini – Neri Sottoli): “Sono arrivato al giro sperando di vincere una tappa, e alla fine ci sono riuscito. Penso che questo sia il giorno più bello della mia vita. Sull’ultima salita non riuscivo più a spingere, ma per fortuna avevo l’ammiraglia con Scinto (il direttore sportivo della Farnese, n.d.r.) che mi incoraggiava. Quando ho visto arrivare Rodriguez, avevo quasi preso le speranze. Poi, nel finale, ci ho creduto e… ho vinto.”

Ryder Hesjedal (Team Garmin – Barracuda): “Nonostante tutto sono soddisfatto della mia prestazione, anche se ho perso la maglia, perchè oggi non stavo tanto bene, c’era freddo e pioggia, e ho avuto problemi con la bicicletta. Sono contento che dopo le tappe di ieri e oggi ci sia il giorno di riposo.”

Vittorio Campione (Vicesindaco di Lecco): “La tappa è andata molto bene, la gente c’era e l’oirganizzazione ottima. Inoltre la pioggia ha reso più emozionante l’arrivo. Tutto si è svolto correttamente e abbiamo fatto vedere che il territorio è pronto per manifestaioni di questo tipo che sono un’ottima vetrina per tutto il lecchese, oggi l’italia intera e gran parte del mondo hanno visto Lecco e i Resinelli.”

Dario Cioni (ex professionista, responsabile media Sky) : ” Sicuramente è stata una delle tappe più impegnative fin’ora come disegno generale della tappa. Peccato che il tempo non era favorevole. L’ulitma salita era inedita, ma comunque impegantiva anche perchè i corridori ci sono arrivati con già molti kilometri nella gambe, specialmente la dura salita di Valcava.”

LA CLASSIFICA:

1 – Rabottini Matteo (5:15:30)

2 – Rodriguez Oliver Joaquin (5:15:30)

3 – Losada Alguacil Alberto (5:15.53)

4 – Henao Montoya Sergio Luis  (5:15:55)

5 – Scarponi Michele (5.15:55)

6 – Basso Ivan (5:15:55)

7 – Pirazzi Stefano (5:15:59)

8 – Kreuziger Roman (5:15:59)

9 – Gadret John (5:15:59)

10 – Txurrika Amets  (5:15:59)

 

LA DIRETTA LIVE:

Ore 17.46 – Vince Matteo Rabottini che, superato a 200 metri dall’arrivo da Joaquin Rodriguez, resiste e batte l’avversario in volata.

Ore 17.45Duello Rabottini – Rodriguez a pochissimo dall’arrivo

Ore 17.43 – Ultimo chilometro. Rabottini in testa, ma a un minuto segue il gruppo

Ore 17.10Rabottini cade sulla discesa della Culmine di San Pietro, ma si rialza immediatamente. Bassi intanto si stacca dai migliori.

Ore 17.00Rabottini sempre in fuga solitaria scollina la Culmine di San Pietro con 4 minuti sul gruppo degli inseguitori tra cui Cunego, Pinotti e Bruseghin e 7 minuti e mezzo sulla Maglia Rosa.

Ore 16.30 – Ha finalmente smesso di piovere e all’arrivo si stanno radunando sempre più appassionati, un clima festoso e di grande attesa domina l’atmosfera ai Resinelli.

Ore 16.15 – Rabottini, ancora in testa alla corsa, supera anche il secondo gpm di giornata: la Forcella di Bura.

Ore 15.05Matteo Rabottini, leader solitario della corsa, scollina un Valico di Valcava stracolmo di spettatori.

Ore 14.50 – Il gruppo sta salendo lungo l’irta salita della Valcava.

Ore 14.25Elisa Corti presidente del Comitanto Lecchese per il Grande Ciclismo in compagnia di un commosso Angelino Soler, vincitore della tappa che nel 1962 è arrivata ai Resinelli, auspica che il tempo migliori: “Speriamo non piova almeno al momento dell’arrivo della corsa. Resta il fatto che nonostante il brutto tempo, ai Resinelli c’è tanta gente. Speriamo che la tappa abbia anche un risultato sportivo significante per la classifica. Faccio i complimenti alla scuola Alberghiera di Casargo che ha curato il buffet, perchè è stato valutato da tutti i presenti come il migliore in assoluto di tutto il Giro”.

Ore 14.05 – Il gruppo supera il Ponte Kennedy e giunge in centro Lecco.


Ore 13.55Rabottini e Bonnafond in fuga sono i primi a transitare a Lecco. Il gruppo segue a 8 minuti circa.

Ore 12.30La pioggia è arrivata puntuale ai Piani Resinelli (quota 1278), mentre l’entourage del Giro d’Italia sta ultimando i lavori di allestimento all’arrivo a 6° C di temperatura. Non sono mancati i ciclisti avventurieri che sfidando il tempo hanno raggiunto i piedi della Grignetta anche se l’acqua sta inevitabilmente rovinando la festa. Curiosità degna di cronaca, la fiscalità degli addetti ai lavori nel vietare l’accesso ai ciclisti dopo le 10, come da ordinanza della Questura, è stata bypassata con un escamotage all’italiana: “Beh da qui vorra dire che procediamo a piedi spingendo la bici”. Detto, fatto e molti ciclisti sfilando sotto il naso delle Forze dell’Ordine hanno proseguito così, fino a che l’occhio vigile degli addetti ai lavori ha potuto controllare, poi, di nuovo in sella, e via verso i Piani Resinelli.

Problemi e ritardi anche per i bus navetta, a causa dei lavori di posizionamento lungo la Ballabio – Resinelli delle numerose transenne con gli sponsor pubblicitari. Intanto, pare che ci sia una disposizione data alle Forze dell’Ordine di eliminare lungo il percorso tutte le scritte con messaggi inneggianti a movimenti anarco-insurrezionalisti, e nel mirino sono finite anche le scritte “No Cava” e “No Tav “che, vista la problematicità nell’eliminarle definitivamente, pare verranno camuffate in “No Tax” e “No Tavolo”.