Gli alpini piangono Enzo Curti, reduce del Battaglione Morbegno

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Il tenente colonnello Enzo Curti
Il tenente colonnello Enzo Curti

LECCO – Si è spenta una delle storiche “penne nere” di Lecco: Enzo Curti, 99 anni, tenente colonnello,  reduce della Seconda Guerra Mondiale, dei combattimenti sul fronte occidentale e poi della campagna di Albania con il 5° Battaglione Alpini Morbegno. In quell’occasione gli alpini fecero voto di realizzare una chiesetta, eretta nel 1959 ai Piani delle Betulle.

“Durante l’inverno, noi alpini del battaglione Morbegno – scriverà poi l’architetto Mario Cereghini- si pensò a una cappella nostra da erigersi sui nostri monti magari al cospetto delle quiete rive lariane tanto distanti ove ritrovarci ogni tanto con altro zaino, se pure ci fosse stato concesso. Mio Dio, quanti mancarono dopo!” (dal sito di Ana Lecco).

Tra i superstiti c’era Enzo Curti, originario della Valchiavenna e trasferito stabilmente a Lecco nel 1933, in via Solferino, nel rione di Castello; figlio di un fuochista delle ferrovie, aveva seguito le orme del padre diventando lui stesso un ferroviere. Solo due anni fa ha dovuto dire addio alla moglie Luigia, scomparsa nel 2014, dalla quale ha avuto i figli Massimo ed Enrico, entrambi insegnanti nelle scuole superiori del capoluogo.  Nel 2005 aveva invece ricevuto la civica benemerenza dal Comune di Lecco.

La chiesetta alpina ai Pian delle Betulle (foto Ana Lecco)
La chiesetta alpina ai Pian delle Betulle (foto Ana Lecco)

“Era un padre affettuoso – lo ricorda il prof. Massimo Curti – il suo legame con gli alpini era qualcosa di eccezionale, finché la salute glielo ha consentito si è recato alle adunate. A 87 anni aveva viaggiato fino a Catania per il raduno alpino, restandoci una settimana”.

Anche al gruppo ANA di Castello lo ricordano con emozione: “Prima del suo ricovero all’Airoldi e Muzzi quattro anni fa, veniva in sede tutti i martedì e giovedì; per lui essere alpino era tutto. Enzo era una persona con cui non si poteva non andare d’accordo, aveva solo amici” dice di lui il capogruppo Gianluigi Colombo.

Giovedì gli alpini lecchesi gli renderanno omaggio nell’ultimo saluto che si svolgerà presso la chiesa parrocchiale di Castello, alle ore 10.45. Il suo corpo sarà poi tumulato al cimitero dello stesso rione. La camera ardente resterà allestita fino alle 9.45 di giovedì presso la Residenza Medale dell’Airoldi e Muzzi.