Grazie alle avvocatesse, nasce uno sportello legale per le vittime di violenza

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Lo sportello antiviolenza: in foto avvocatesse, i rappresentanti dell'ordine, dei centri di ascolto e delle forze dell'ordine
Lo sportello antiviolenza: in foto alcune delle avvocatesse che hanno aderito all’iniziativa insieme ai rappresentanti dell’ordine degli avvocati, dei centri di ascolto, della Questura e della Procura

 

LECCO – 37 denunce per percosse, 160 casi segnalati di minacce e 74 di lesioni personali, 31 di maltrattamenti, 15 violenze sessuali: quando parliamo di violenza di genere pensiamo a situazioni maturate in contesti lontani dal nostro territorio, eppure questi sono i dati relativi alle denunce raccolte in provincia di Lecco in un solo anno, il 2016.

“Le statistiche sono allarmanti e non complete, molti episodi non vengono denunciati per paura e restano sommersi. Non siamo un’isola felice” sono le parole di Marzia Patrignani, consigliere dell’ordine degli avvocati di Lecco e del comitato per le pari opportunità che ha coordinato l’importante iniziativa dell’apertura di uno sportello in Tribunale dedicato alle vittime di violenza e maltrattamento e che verrà inaugurato domani, 27 aprile.

Un’opportunità offerta dal protocollo che l’ordine ha siglato a novembre con Regione Lombardia in materia di contrasto alla violenza sulle donne e che, sul territorio lombardo, è stato attualmente attivato solo in altri due capoluoghi, Milano lo scorso anno e nei giorni passati anche a Varese.

Antonio Corti, presidente dell’ordine, insieme al consigliere Marzia Patrignani

 

Crediamo possa essere uno strumento utile, un punto informativo per consentire alle donne che subiscono violenza di conoscere i propri diritti, tempi e modalità di accesso alla giustizia, gli adempimenti necessari per intraprendere una causa” sottolinea Antonio Corti, presidente dell’ordine degli Avvocati di Lecco, presentando il nuovo servizio nella conferenza stampa di martedì mattina al palazzo della Regione a Lecco.

Un aiuto tutto al femminile:  l’ orientamento legale sarà offerto da una ventina di avvocatesse, formate con un apposito corso, che hanno deciso di aderire al progetto rendendolo possibile; turneranno a coppie, un avvocato penale e un civilista, il 2° e 4° giovedì di ogni mese (dalle 10 alle 12) alla sede dell’Ordine degli Avvocati. “E’ il contributo degli avvocati alla rete antiviolenza che già è presente nel nostro territorio”.

Il pubblico ministero Cinzia Citterio

 

“E’ un nuovo importante tassello – come l’ha definito il pubblico ministero Cinzia Citterio della Procura di Lecco – un’iniziativa che ci rende orgogliosi. Spesso chi subisce violenza o vive un disagio non sa come uscirne, a volte è il contesto familiare stesso, madri o sorelle che incitano la vittima a sopportare non lasciare il proprio marito perché sarebbe contrario a usi e tradizioni, ad impedire l’emergere di questi abusi. A volte è invece una questione di ignoranza, di non conoscenza dell’aiuto che può giungere dalle istituzioni”.

La difficoltà più grande, infatti, è quella di superare la diffidenza e rompere il muro del silenzio: “Hanno paura, si sentono completamente sole e temono che denunciare possa aggravare la loro situazione” sottolinea Marinella Pulci dell’Altra Metà del Cielo- Telefono Rosa Merate, uno dei principali centri anti violenza della provincia. Lo scorso anno in 300 si sono rivolte a queste strutture di supporto.

Il pm Citterio insieme a Marco Cadeddu, dirigente della Squadra Mobile

 

Oggi più che in passato è grande l’attenzione da parte degli enti pubblici e anche delle forze dell’ordine; in Questura a Lecco ci sono cinque agenti che si occupano specificatamente di casi di violenze e maltrattamenti. “Con il contributo dell’ordine degli avvocati, oggi sarà possibile essere ancora più efficaci nel contrasto a questo fenomeno” ha commentato Marco Cadeddu, capo della Squadra Mobile.

Tutto questo grazie alle politiche della Regione che dal 2013 ha stanziato 9 miloni di euro su questo capitolo e nel novembre del 2015 ha approvato il Piano antiviolenza “una vera pianificazione programmatica per prevenire e combattere la violenza di genere – come sottolineato dalla dirigente regionale Ilaria Marzi – per la prima volta viene definito un modello di presa in carico della vittima, che possa ricondurla verso un reinseriemento sereno nella società”.

Ecco i nomi dei legali che hanno aderito allo sportello: Francesca Allegra, Emanuela Andolina, Carolina Boghi, Nives Bonetti, Sonia Bova, Elsa Buzzoni, Flavia Cagliani, Romina Cermenati, Mara Cesarano, Nadia Colombo, Alessandra Colombo, Raffaella Gianola, Stefania Lingua, Valentina Marcucci, Marzia Patrignani, Rosanna Pontieri, Monica Rosano, Francesca Rusconi, Giovanna Samà.

 

Avvocati e realtà associative  per la tutela delle vittime di maltrattamento insieme al tavolo della conferenza stampa