I City Angels di Lecco: “In strada per portare solidarietà e sicurezza”

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I City Angels lecchesi insieme al fondatore nazionale Mario Furlan, il sindaco Brivio e monsignor Cecchin

 

LECCO – Solidarietà e sicurezza sono le parole d’ordine dei City Angels, gli “angeli della strada” che, dopo l’esperienza in altre città italiane, si sono costituiti anche a Lecco con un gruppo di 13 volontari che vigileranno sul capoluogo manzoniano e non solo: “L’intenzione è quella di organizzarci e portare il nostro contributo anche in altri comuni della provincia”.

A parlarne è Gianni Quartararo, nome in codice “Seth”, fondatore insieme a “Griso”, alias Marco Visentini, della squadra lecchese. Perché utilizzare dei soprannomi? “E’ una questione di sicurezza – spiegano – lavorando sulla strada non incontriamo solo persone bisognose ma anche dei malintenzionati, questo ci permette di coprire le nostre identità e non mettere a rischio la nostra vita nel privato”.

Come già succede in altri centri, i City Angels assolveranno un duplice compito sulle strade cittadine, portare aiuto a chi ne ha bisogno, in particolare i senzatetto, donando loro cibo e coperte recuperate attraverso raccolta tra donatori privati ed esercenti, ma anche vigilare sull’incolumità dei cittadini. Divisa rossa, il colore dell’emergenza, e basco blu, come quello dei soldati dell’Onu, pattuglieranno le vie di Lecco.

Marco Visentini e Gianni Quartarano hanno costituito il team di Lecco
Marco Visentini e Gianni Quartararo hanno costituito il team di Lecco

 

“Non interverremo mai direttamente se non in caso di pericolo immediato per la persona, uno stupro per esempio, mettendo in salvo la vittima, altrimenti ci limiteremo a fare delle segnalazioni, contattando le forze dell’ordine – prosegue Quartararo – Ci muoveremo a squadre, composte da un minimo di tre ad un massimo di cinque componenti, con ‘passeggiate’ di tre ore alla sera nelle zone che riputeremo più a rischio, in base anche alle segnalazioni dei media. Ci sarà un caposquadra che darà delle indicazioni e gli altri membri del team dovranno eseguirle per essere tempestivi e coordinati. La nostra è una struttura gerarchica, analoga a quella dei militari”.

Che preparazione serve per essere City Angels? “Molti di noi avuto diverse esperienze partecipando alle attività del gruppo di Milano, altri sono nuovi e hanno effettuato un esame per fare parte del gruppo, dopo una full immersion di due giorni durante la quale è stato spiegato il nostro regolamento e come comportarsi quando si è sulla strada. Io e Marco siamo istruttori di Krav Maga e diversi del team sono nostri allievi”.

Anche il sindaco Brivio e il prevosto indossano il basco blu dei City Angels
Anche il sindaco Brivio e il prevosto indossano il basco blu dei City Angels

 

Un gruppo, quello lecchese, composto per la maggior parte da donne e che è stato presentato domenica alla presenza del fondatore nazionale dell’associazione, Mario Furlan: “Ero giornalista alla Mondadori, prima di sentire quella che è stata una vera e propria vocazione – spiega – volevo fare qualcosa di concreto per cambiare le cose, portare aiuto al prossimo, a chi ha bisogno e fare in modo che, anche in un posto come la strada, nessuno si senta solo”.

Gli “angeli” hanno già ricevuto la ‘benedizione’ del prevosto mons. Franco Cecchin: “A Lecco c’è molta solidarietà e la vostra presenza sarà un’occasione di crescita per la comunità” ha sottolineato il sacerdote auspicando coordinazione con le attività già promosse dalla Chiesa e dai servizi sociali comunali; con i referenti di questi ultimi vi sarebbe già stato nei giorni scorsi un incontro conoscitivo, fa sapere il sindaco nel suo intervento.

“Può essere un’occasione in più per fare prevenzione e intercettare il bisogno di sicurezza del cittadino – ha commentato Brivio – Lecco è una realtà differente da quella milanese, non solo il centro, ma anche quartieri e parchi sono sicuramente meritevoli di un’attenzione dal punto di vista della sicurezza”.

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