I lavoratori Gilardoni: “Chiediamo certezze, non dimenticateci”

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Lavoratori Gilardoni in piazza Leonardo da Vinci venerdì 27 maggio.
Lavoratori della “Gilardoni raggi X” in piazza Leonardo da Vinci venerdì 27 maggio.

 

MANDELLO – “Stiamo aspettando risposte a tutte le domande che avevamo posto già nelle scorse settimane e che riguardano le modalità di conduzione dell’azienda, la mancanza di personale in determinati posti di responsabilità, la paralisi della produzione, il rischio di perdita del portafoglio clienti e altri aspetti ancora. In definitiva, continua a non esserci chiarezza sulla strategia aziendale”.

Emilio Castelli e Fabio Anghileri, in rappresentanza rispettivamente della Fim Cisl e della Fiom Cgil, tornano sulla delicata situazione della “Gilardoni raggi X” e in concomitanza con lo sciopero di 4 ore indetto per oggi, venerdì 27 maggio, hanno convocato in piazza Leonardo da Vinci una conferenza stampa cui ha presenziato anche il sindaco, Riccardo Fasoli, che fin dai mesi scorsi segue da vicino la delicata vicenda della storica azienda radiologica mandellese.

Gilardoni-raggi-X_Mandello (3)“Vogliamo dire alle istituzioni, all’opinione pubblica e al territorio – ha premesso Castelli – che in questi ultimi mesi non è cambiato assolutamente nulla all’interno della fabbrica e che le difficoltà sono né più né meno quelle denunciate fin da marzo”.

“Mancano pezzi per la produzione, che in qualche caso vengono recuperati da commesse esaurite – ha aggiunto l’esponente sindacale – si perdono commesse e c’è il rischio che si chiudano importanti collaborazioni anche con alcuni aeroporti, senza contare che dall’inizio di quest’anno l’azienda ha perso oltre 20 dipendenti”.

In piazza Leonardo da Vinci i lavoratori avevano portato oggi alcuni cartelli. “Chiediamo certezze per il futuro lavorativo e le maestranze. Non vogliamo fiumi di parole ma fatti concreti”, affermavano. Su un altro si leggeva: “Esperienza e professionalità sono un patrimonio di tutti. Le istituzioni ci aiutino a preservarle”. E ancora: “Rispetto delle tutele e dei diritti dei lavoratori sono una prerogativa e non un optional”.

“Le preoccupazioni sono né più né meno quelle di qualche mese fa – hanno ribadito Castelli e Anghileri – perciò chiediamo a tutti indistintamente di non dimenticarci”.

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Sindacalisti e lavoratori hanno poi ricordato che “il maggior cliente della Gilardoni (la Philips, ndr) arriverà nei prossimi giorni per chiedere spiegazioni sul perché non abbia ricevuto gli ordinativi che attendeva”.

“L’azienda sta implodendo – ha affermato il sindaco Fasoli – e le figure professionali che mancavano mesi fa non ci sono ancora oggi. Non c’è un solo altro minuto da perdere per questa azienda, dove purtroppo vi è una cronica mancanza di organizzazione e di programmazione”.

Intanto un lavoratore issava un altro cartello. Vi era scritto: “I lavoratori non hanno tempo di aspettare le lungaggini della burocrazia”.

Al centro della piazza un ulteriore messaggio e, insieme, un auspicio: “Il lavoro non è merce di scambio ma un valore. Uniti con i giusti garanti, ce la possiamo fare!”.