I Radicali: “Carcere sovraffollato a Lecco e carenze di personale”

Tempo di lettura: 2 minuti
Il carcere di Pescarenico a Lecco

 

LECCO – “A fronte di una situazione grave nulla è stato fatto per riportare le carceri italiane nell’alveo della costituzione più bella del mondo”.

L’Associazione per l’Iniziativa Radicale ‘Myriam Cazzavillan’ è la associazione che nel 2017 si è presa carico della promozione delle attività del Partito Radicale a Milano e in altre zone della Lombardia, commentando la situazione delle carceri lombarde. Dati raccolti nel Secondo Libro Bianco della Carceri, redatto dalla stesso movimento politico.

Per i Radicali, il penitenziario di Pescarenico a Lecco non fa eccezione e viene sottolineata “la grave mancanza di agenti penitenziari (meno 15%)” così come a Mantova (meno 26%).
Secondo i dati pubblicati nello studio, Lecco dispone di 29 agenti contro i 34 previsti dalla pianta organica, a fronte di 76 detenuti contro i 53 posti di capienza regolamentare, tanto da far balzare il penitenziario di Pescarenico al terzo posto per sovraffollamento dopo quello di Vigevano e Opera.

Tenendo conto proprio del numero di detenuti in eccesso, secondo le stime dei Radicali, Pescarenico dovrebbe avere a disposizione almeno 49 agenti, ne mancherebbero quindi una ventina all’appello.

A Lecco mancano anche gli educatori: la struttura di Pescarenico, ricorda l’associazione, “deve gestire il 62% di detenuti tossicodipendenti (47 su 76 detenuti totali), dovendo quindi svolgere il lavoro di una comunità di recupero essendone privo dei mezzi. Più ridotta per fortuna la presenza di pazienti psichiatrici”. Attualmente ci sarebbe un solo educatore nel penitenziario, ne sarebbero necessari almeno tre tenendo conto del sovraffollamento.

Lo scorso 23 giugno, una delegazione dei Radicali aveva fatto visita al carcere lecchese.  “Purtroppo – spiegano a seguito di un provvedimento del Ministero della Giustizia quando il titolare era Orlando sono stati bloccati i questionari che sottoponevamo agli istituti che visitavamo, per cui questo anno molti dati non sono disponibili, e ne risulta carente la sezione del libro bianco sul lavoro”.

Del resto, la situazione di carenze nell’organico era stata denunciata nei mesi scorsi anche dal sindacato di categoria degli agenti penitenziari della Cisl.