I sindacati ai candidati di Mandello: “Favorite i servizi alla persona”

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MANDELLO – Un primo importante obiettivo: tutelare la vita delle persone nei luoghi in cui vivono, anche in anni così difficili segnati da una profonda crisi economica e occupazionale che non accenna ad allentarsi.

Poi pensare ad adeguate misure in grado di contenere il disagio sociale e di favorire lo sviluppo e l’innovazione, attuare adeguate politiche di fiscalità locale, eliminare le inefficienze e ridurre i costi della politica e garantire una maggiore equità dell’imposizione, a tutela delle situazioni di difficoltà.

Quindi altri progetti: favorire la permanenza delle persone anziane abili o non autosufficienti presso il proprio domicilio e rafforzare la rete dei servizi comunali, facilitare l’integrazione dei nuovi cittadini attraverso l’incremento dei servizi di mediazione culturale e corsi di lingua italiana e perseguire una più equilibrata distribuzione sul territorio per quanto attiene l’accoglienza dei rifugiati.

Sul fronte delle politiche abitative sostenere la costruzione di alloggi di edilizia residenziale pubblica e il recupero del patrimonio esistente, incentivare con adeguate agevolazioni fiscali la diffusione di contratti di locazione convenzionale e favorire la realizzazione di mini alloggi protetti per anziani.

A illustrare le linee guida della negoziazione sociale territoriale per il 2015 sono stati mercoledì 20 maggio Guerrino Donegà, segretario della Cgil lecchese, il segretario della Cisl, Valerio Colleoni, e Carmelo Orlando, alla guida della Uil lecchese, che hanno incontrato in sala civica i quattro candidati sindaco di Mandello in corsa per il voto di domenica 31 maggio.

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“Il contesto storico è quello della crisi – hanno ribadito gli esponenti sindacali – e il tessuto sociale ne risente inevitabilmente. Ma i Comuni possono svolgere un ruolo importante e per questa ragione diventa indispensabile l’impegno di chi si candida a guidare la pubblica amministrazione per i prossimi cinque anni”.

“Il lavoro va salvaguardato anche a Mandello – hanno aggiunto – e guai a tagliare i servizi sociali, settore in cui proprio i Comuni sono chiamati a dare ai cittadini risposte significative ed efficaci”.

“La crisi c’è e dobbiamo prenderne atto – ha detto Riccardo Fasoli, candidato sindaco della lista “Il paese di tutti” – e in molti casi i Comuni si trovano in seria difficoltà, tuttavia è nostro dovere favorire le imprese dal punto di vista delle imposizioni fiscali e far sì che, mantenendo il loro know-how, le imprese continuino a produrre a Mandello”.

“Dobbiamo poi “fare rete” a livello territoriale – ha aggiunto– e reinserire nel mondo del lavoro chi rimane senza un’occupazione”.

Per quanto riguarda le persone non autosufficienti Fasoli ha detto che “Mandello ha la fortuna di avere un gran numero di associazioni pronte ad aiutarle e dunque da coordinare nel miglior modo possibile”, mentre in tema di integrazione “si dovranno individuare figure di mediatori socio-culturali”.

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“Nelle vostre linee guida vi sono tutte le necessità per far funzionare al meglio un paese – ha detto Maria Lidia Invernizzi, candidato sindaco di “Mandello del Lario al centro”, rivolgendosi direttamente agli esponenti sindacali – ma occorre disporre a sufficienza dei fondi per poi attuarle”.

“Le fragilità sono certamente la parte più consistente e più importante – ha aggiunto – perché tutti hanno il diritto di essere sostenuti e, se necessario, curati. Occorre aiutare gli anziani e i malati e servono sostegni concreti per farli restare nelle loro case”.

“Per quanto riguarda il lavoro – ha detto sempre la Invernizzi – non siamo ancora nell’ottica di un paese turistico. Occorre perciò aumentare i servizi, anche per favorire un turismo più stanziale e creare nel contempo nuovi posti di lavoro”.

La parola è poi passata a Grazia Scurria. Il candidato sindaco di “Casa Comune” ha dapprima ricordato che in materia di servizi sociali e di sostegno alla persona “in questi ultimi dieci anni abbiamo fatto molto”.

“Nell’ambito delle attività produttive – ha aggiunto – abbiamo cercato di favorire la mobilità delle aziende mandellesi e di incentivare nuovi insediamenti. Per quanto riguarda l’ex Vellutificio Redaelli la modifica urbanistica è intervenuta soltanto dopo la definitiva chiusura della fabbrica e ora noi vogliamo riconvertire quell’area proprio allo scopo di ridarle una nuova vita lavorativa”.

Grazia Scurria ha anche parlato della “nuova vocazione turistica di Mandello”, “indispensabile – ha specificato – per sfruttare al meglio le risorse naturali e paesaggistiche di questo meraviglioso territorio e per dare nuove opportunità in particolare ai giovani, anche dal punto di vista ricreativo”.

“Ci sta a cuore poi l’integrazione – ha concluso il candidato sindaco di “Casa Comune” – e in questa direzione abbiamo portato avanti non pochi progetti”.

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Decisamente nel segno della critica al sindacato e al suo operato il successivo intervento del candidato sindaco del Movimento 5 Stelle. Giovanni Trincavelli non ha esitato ad attribuire proprio alle componenti sindacali gravi colpe per la situazione in cui ci si è venuti a trovare a livello nazionale.

“Cos’ha fatto il sindacato, che avrebbe dovuto essere la naturale controparte dei vari governi che si sono succeduti alla guida del Paese? E qual è stato il vostro ruolo”, ha chiesto espressamente Trincavelli agli esponenti di Cgil, Cisl e Uil. “A noi sembra che da un certo momento in poi non abbia più saputo difendere le fasce più deboli della popolazione – ha aggiunto – e poi i buoni propositi non bastano quando la situazione peggiora anno dopo anno”.

“I problemi non sono facilmente risolvibili – ha osservato – perché il modello di sviluppo che ci è stato prospettato evidentemente va rivisto. Il lavoro è un concetto che non esiste più e a livello locale possiamo fare ben poco se non proporre un cambiamento che sia prima di tutto culturale”.

DI SEGUITO, ALTRE IMMAGINI DELL’INCONTRO IN SALA CIVICA DEI CANDIDATI SINDACO DI MANDELLO CON I SINDACATI