I volontari lecchesi in Ecuador: “E’ emergenza, servono aiuti”

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LECCO – E’ un grido di aiuto quello che giunge a Lecco dai volontari dell’Operazione Mato Grosso impegnati nell’Ecuador colpito dal terremoto.

Una situazione di vera emergenza quella in cui stanno operando volontari della zona lecchese, brianzoli e bergamaschi che si trovano da diversi anni in missione in quelle terre.

Dalla nostra provincia sono partiti, Carlo e Cristina Bosisio di Olginate, Egidio e Mari Panzeri di Garlate, don Davide Marchio di Olginatem, Luca e Michela Motta di Taiello-Valgreghentino, Maria Adele Pirovano di Costamasnaga, Silvia Rigamonti e Marcelo di Molteno, Luca Cossalter di Bosisio Parini.

Se qualcuno vuol dare una mano può fare una donazione all’Associazione COTOPAXI che si occupa di inviare il ricavato delle attività dell’Operazione Mato Grosso nelle sue missioni in America Latina (riporto di seguito le coordinate bancarie).

Associazione di Volontariato

COTOPAXI
via Medaglie d’Oro 14
USMATE VELATE (MB)
C.F. 03378370963
CREDITO VALTELLINESE Ag Arcore
IBAN IT70F0521632430000000000412
causale: EMERGENZA TERREMOTO ECUADOR

“E’ sufficiente anche una piccolissima donazione ma se siamo in tanti possiamo contribuire ad aiutare tante famiglie che già partono da una situazione di povertà e che ora si trovano a dover affrontare anche questo disastro” spiegano i volontari.

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Segue la lettera di Carlo e Cristina Bosisio, volontari di Olginate:

“Ciao carissimi, vi aggiorniamo un po´sulla situazione della Costa.

Abbiamo notizie frammentate perché non sempre c´é comunicazione telefonica. mIn san Lorenzo e san Mateo, grazie a Dio non ci sono stati morti ed anche i feriti non sono gravi. Non ci sono state case completamente abbattute, ma varie case hanno riportato danni ai tetti e pareti danneggiate.

Ora i problemi piú gravi sono due: L´acqua ed i viveri. A san Lorenzo non arriva acqua dalle condutture.

C´é solo un tanquero che entra a vendere acqua. Corrado ha deciso di pagare il tanquero perché lasci ad ogni famiglia 10 litri di acqua ogni giorno. Questa acqua é cruda, non potabile, ma almeno é qualcosa. Qualcuno la fa bollire e poi la usa anche per bere e fare da mangiare, perché non ce ne é d´altra.

Le due tiende di San Lorenzo sono vuote e chiuse. Il problema piú grave é che il mercato del Tarqui (il piú grosso di Manta, dove la gente si riforniva), é collassato. L´ altro mercato é chiuso, quindi i proprietari dei due negozietti non hanno modo di fare acquisti per rifornire la tienda, A Manta il Supermaxi vende a dosi razionate e nessuno sta vendendo in grandi quantitá, all´ ingrosso. Il governo ha mandato 20 razioni di alimenti, che sono state suddivise in 70 razioni piú piccole che saranno distribuite domani. Maigua in questi gg. ha distribuito qualcosa di sua iniziativa alle famiglie che hanno parecchi bambini, ma se non si riesce a comperare, la situazione diventerá insostenibile, e toccherá sbrigarsi a mandare aiuti da qui. Stiamo verificando la viabilitá. La polizia scorta i convogli delle donazioni per evitare che vengano attaccati e derubati dalla gente affamata ed esasperata.

Di san Mateo non sappiamo tantissimo, loro sono un po´piú vicini a Manta e perció dovrebbero ricevere aiuto in maniera piú veloce… o almeno, cosí supponiamo.

Qui alla Siera ci stiamo tutti mobilitando per raccogliere viveri non deperibili ed i nostri compagni a Zumbagua ed Angamarca stanno invitando la gente, che in questo periodo fa il loro magro raccolto di patate (quest´anno non é piovuto per niente e quindi i raccolti sono proprio scarsi…) – a donare patate, cipolle e granos ai terremotati della costa, e la gente sta anche rispondendo. E´l´ aiuto dei poveri ai poveri….

C´ é molta confusione a livello delle autoritá: Il governo gioca le sue carte per aiutare e… in vista delle prossime elezioni. I partiti della opposizione fanno altrettanto. Come sempre, ognuno cerca di guadagnarci almeno in pubblicitá, e bisogna fare gli equilibristi per restare indipendenti e cercare di fare lo stesso il po´di bene che si puó. Don Bosco parlava di “mettere da parte ogni politica” … e quanta ragione aveva!!!

Visto che non é possibile pensare di inviare containers, vi chiediamo di vedere se riuscite a raccogliere fondi con i quali poter aiutare: i danni in tutta la costa sono moltissimi, oltre 450 morti, tantissimi feriti, orfani… un disastro incredibile, in una zona che era giá molto povera….

Grazie e ci risentiamo presto,
Carlo e Cristina