I volti di quattro Papi nel murales di Afran inaugurato a Lecco

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Il murales dei Papi realizzato da Afranc sul muro esterno di "Casa don Guanella" a Lecco.
Il murales dei Papi realizzato da Afran sul muro esterno di “Casa don Guanella” a Lecco.

 

LECCO – Quattro Papi e un murales. E’ il dono di “Casa don Guanella” alla città di Lecco, il dono di una comunità che si propone di educare anche attraverso l’arte, nella consapevolezza che un dipinto può essere motivo di condivisione del bello.

Quattro Papi e un murales. I quattro pontefici sono Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco e a realizzare l’opera sul muro esterno appunto di “Casa don Guanella”, a fianco dell’ingresso laterale di via Carlo Porta, è stato Afran.

Pittore e scultore originario del Cameroun, dove ha frequentato l’Istituto di formazione artistica di Mbalmayo, Afran ha coltivato la sua grande passione per la pittura presso gli atelier dei più importanti pittori camerunensi e congolesi. La sua prima mostra personale risale al 2008, allestita al Centro culturale spagnolo di Bata, nella Guinea equatoriale, e seguita negli anni successivi da numerose esposizioni di successo.

Il murales da lui realizzato al “Don Guanella” è stato inaugurato sabato 31 ottobre, presenti il sindaco della città Virginio Brivio, l’assessore comunale alla Cultura, Simona Piazza, e monsignor Maurizio Rolla, vicario episcopale. A fare gli onori di casa, con lo stesso Afran, il direttore della comunità educativa, don Agostino Frasson.

 

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“Affrescare una zona importante, anche se defilata, della nostra città – ha detto il primo cittadino – vuol dire ridarle dignità e decoro”. “Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco hanno saputo e sanno parlare alle persone – ha aggiunto il sindaco – e rappresentano, con le loro provenienze così diverse, quel senso della mondialità che ben si intona con la dimensione artistica di Afran”.

“Creazioni simili sono opere di autentica espressione artistica – ha affermato dal canto suo Simona Piazza – e forse anche per questa ragione non vengono fortunatamente imbrattate né danneggiate”.

Dopo aver sottolineato l’importante ruolo della street-art finalizzato a recuperare le zone più spente di Lecco, l’assessore ha osservato che “anche l’arte è motivo per la città per incontrarsi e costruire più aperture, oltre che per favorire la coesione sociale”.

“E’ stato bello lavorare per qualche giorno qui all’aperto – ha detto quindi lo stesso autore dell’affresco, che ha ai due lati le scritte latine habemus (abbiamo) e habuimus (abbiamo avuto) – ed è stato altrettanto bello vedere in questi giorni ragazze e ragazzi fermarsi e scattarsi un selfie proprio davanti al murales”.

“Anche i passanti – ha aggiunto Afran – hanno dato il loro contributo. Io infatti inizialmente avevo pensato agli ultimi tre pontefici, ma qualcuno giustamente mi ha fatto notare che a Lecco non poteva mancare il volto di Giovanni XXIII e così i Papi sono diventati quattro”.

 

Monsignor Maurizio Rolla, vicario episcopale, benedice il murales dei Papi. Al suo fianco, don Agostino Frasson.
Monsignor Maurizio Rolla, vicario episcopale, benedice il murales dei Papi.

 

Prima di benedire il murales, la cui sponsorizzazione si deve alla “Sas” di Suello di Fermo Stefanoni e a “Paccanelli ricambi” di Malgrate, monsignor Maurizio Rolla ha fatto rilevare che “la street art è un’arte rischiosa ma al tempo stesso coraggiosa”. “Rischiosa – ha specificato – perché a volte il bello può apparire sfrontato a chi non lo ama”.

“Il murales raffigura quattro Papi con uno sguardo bello, nuovo e positivo”, ha aggiunto il vicario episcopale. Quattro Papi con uno sguardo bello, nuovo e positivo sulla  città di Lecco.

DI SEGUITO, ALTRE IMMAGINI DEL MURALES DEI PAPI E DELLA CERIMONIA D’INAUGURAZIONE DI SABATO 31 OTTOBRE