Il cardinale Tettamanzi a Chiuso nella ricorrenza del Beato Serafino

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LECCO –Grande partecipazione alla messa solenne, celebrata venerdì sera dal Cardinale Dionigi Tettamanzi, presso la chiesa del Beato Serafino di Chiuso, in occasione del quarto anniversario della beatificazione di Don Serafino Morazzone.

 

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Il cardinale Tettamanzi, al centro, con i sacerdoti che hanno concelebrato la messa

 

Una celebrazione che ha riempito la piccola chiesa dedicata al beato, segno che don Morazzone per la comunità di Chiuso, rimane una figura cardine e di riferimento. Insieme al Cardinale Tettamanzi, hanno concelebrato la messa il Parroco della comunità pastorale di Maggianico e Chiuso, don Adriano Bertocchi, il prevosto di Lecco monsignor, Franco Cecchin, e don Eugenio Ronchi.

 

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Il cardinale Tettamanzi, con i cavalieri del Santo Sepolcro di Lecco

 

“Quando il Beato Serafino è morto, ha lasciato un ‘albero’, con radici forti e sicure- ha esordito Don Adriano Bertocchi, parroco di della comunità pastorale di Maggianico e Chiuso – che al giorno d’oggi, a 193 anni dalla sua morte e a 4 dalla sua beatificazione, continua a produrre linfa e a diffondere i semplici insegnamenti che ci ha lasciato Don Morazzone, persona che deve essere ammirata e rievocata da noi tutti i giorni, come modello ed esempio di cristianità e aiuto reciproco”.

 

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Durante l’omelia, il cardinale Tettamanzi, ha sottolineato come: “Il percorso che ha portato alla beatificazione di don Morazzone, si può dividere in tre parti: la prima, risale a molti anni fa, quando sorse il desiderio di beatificare il curato di Chiuso; la seconda al 26 giugno 2011, quando, per volere di Papa Benedetto XVI la richiesta è stata esaudita, e don Serafino Morazzone è divenuto beato; la terza ed ultima parte è quella che stiamo vivendo ora, in cui il desiderio si è compiuto e dopo 4 anni dalla sua beatificazione, ci chiediamo come comportarci nei confronti del nostro fratello beato. Abbiamo, allo stesso tempo, la grazia di avere avuto un sacerdote che è stato beatificato, ma abbiamo anche la responsabilità di tenere vivo il suo ricordo. Dobbiamo invocare il Beato Serafino nei momenti di difficoltà, poiché, con la sua intercessione, chiediamo a Dio di esserci sempre vicino e di illuminare la strada delle nostre vite. Don Serafino Morazzone è stata una persona che ha saputo vivere nel pieno spirito del vangelo e che con la sua semplicità sacerdotale, ha saputo donare tanto e aiutare molto”.

 

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La celebrazione si è conclusa, con un augurio, da parte del parroco di Chiuso, di avere ospite il cardinale Tettamanzi anche l’anno prossimo, in occasione del quinto anniversario della beatificazione del Beato Serafino. Al termine della messa solenne il cardinale si è fermato a lungo a parlare e farsi fotografare con i fedeli.

 

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Il Cardinale Dionigi Tettamanzi ha fatto anche visita, per la prima volta, agli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi di Lecco.

Lo hanno accolto molto numerosi nella Chiesa degli Istituti gli ospiti, con gli operatori, i familiari e molti volontari. Ed è proprio grazie all’aiuto dei volontari che anche numerosi ospiti non deambulanti hanno potuto essere accompagnati in chiesa con le loro carrozzine.

Cardinal Tettamanzi in visita a un reparto Iram

Il Cardinale, dopo il saluto di Don Gianni Grulli, cappellano degli Istituti, ha rivolto affettuose parole di conforto e di grande speranza agli anziani presenti ringraziandoli per le preghiere con cui si erano preparati all’incontro nei giorni precedenti, invitandoli a continuare a pregare e a vivere comunque con gioia un momento della vita così fragile e carico di sofferenza.

Dopo la Benedizione si è intrattenuto con tutti e per tutti ha avuto una parola di conforto. Gli ospiti hanno molto gradito ed apprezzato questa sua disponibilità ringraziandolo calorosamente.

C. Tettamanzi saluta gli ospiti
Accompagnato dal Presidente, Giuseppe Canali, e dal Direttore, Fulvio Sanvito, ha concluso la sua visita con una preghiera alla Grotta della Madonna, recandosi poi alla Residenza Medale per incontrare alcuni ospiti allettati e portare anche a loro la sua Benedizione.

 

C. Tettamanzi con Presidente Canali