Il “Don Guanella” al Ghisallo: “Gli amici scomparsi sono con noi”

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Foto di gruppo all'esterno del Santuario della Madonna del Ghisallo.
Foto di gruppo all’esterno del Santuario della Madonna del Ghisallo.

LECCO – Da Lecco al Ghisallo in bicicletta e lassù, sul sagrato del santuario, la celebrazione di una messa in memoria di oltre trenta amici, accomunati dalla passione per lo sport del pedale. Poi tutti nuovamente in sella per raggiungere Cascina don Guanella a Valmadrera per una grigliata in piacevole compagnia.

E’ stato un pellegrinaggio carico di significati quello che sabato 19 luglio ha portato oltre cento ciclisti (partiti dalla “Casa don Guanella” di Lecco) appunto fino al santuario di Magreglio, al culmine della strada della Vallassina. Un’iniziativa voluta da responsabili, operatori e volontari della comunità educativa di via Amendola proprio per rinnovare il ricordo di chi non c’è più, a cominciare dal rettore del santuario della Madonna patrona dei ciclisti, don Luigi Farina, morto neppure due settimane fa all’età di 73 anni.

Con lui, sono stati ricordati Aldo Sassi, Giacomo Bugno, Ugo Balatti, Valerio Zeffin, Marco Panzeri, Francesco Ferranti, Renzo Gilardoni, Oreste Castelnuovo, Luciano Polvara, Roberto Pelacchi, Giorgio Frigerio, Paola Corti, Elide Bolis, Patrizio Bartesaghi, Giuseppe Galbiati, Nikolin Doncevic, Fabio Casartelli, Simone Tomi, Diego Pellegrini, Luigi Visini, Piotre Fuksiewicz, Livio Giordani, Daniele Ferrario, Sebastian Tubiana, Fulvio Stropeni, William Viola, Alessandro Sironi, Ciro e Maria Disclafani, Pino Tocchetti e Anna Mondoni.

Casa-Don-Guanella_Lecco_pellegrinaggio_Ghisallo_2014 (2)A guidare la nutrita “squadra” dei ciclisti da Lecco verso il Ghisallo – raggiunto passando per Onno, Valbrona e Barni – vi era don Agostino Frasson, guida e anima di “Casa don Guanella”, a sua volta grande appassionato di ciclismo. E c’era il pluricampione olimpico e mondiale di canoa Antonio Rossi, oggi assessore regionale, in sella a una sua vecchia bicicletta da corsa che – “ridisegnata” con gusto e bravura da Afran – verrà messa all’asta il prossimo 19 settembre proprio a favore delle attività svolte da “Casa don Guanella” e in particolare a sostegno del progetto di agricoltura sociale avviato dalla struttura lecchese presso la cascina valmadrerese in località Piazza Rossè.

Al Ghisallo, ad attendere la comitiva dei corridori c’era poi un altro campionissimo dello sport italiano, amico di “Casa don Guanella” e di don Agostino: Alberto Cova. Campione olimpico dei 10.000 metri ai Giochi di Los Angeles del 1984, Cova si era aggiudicato il titolo europeo ad Atene nel 1982 e, l’anno successivo, aveva vinto l’oro ai Mondiali a Helsinki, unico atleta italiano nella storia dei 10.000 metri ad avere realizzato quella incredibile quanto splendida tripletta.

Il Santuario della Madonna patrona dei ciclisti è stato raggiunto in bicicletta anche da Fabio Triboli, mandellese, campione paralimpico di ciclismo nel 2008, così come a far parte della nutrita pattuglia partita dal capoluogo lariano c’era Romano Crippa di Lambrugo, portacolori del Pedale Lecchese, tre volte campione italiano in salita e vincitore di una ventina di gare regionali e di numerose competizioni provinciali.

Casa-Don-Guanella_Lecco_pellegrinaggio_Ghisallo_2014 (26)Al Ghisallo il momento più significativo e toccante della giornata, con la messa celebrata da don Agostino Frasson. “Sono felice di incontrarvi in questo luogo sacro – ha premesso il sacerdote – perché qui vogliamo ricordare i nostri amici che non ci sono più e noi oggi dobbiamo sentire forte la loro presenza in mezzo a noi, perché loro ci fanno rivivere i momenti belli e magari anche quelli meno lieti, i momenti gioiosi e di tenerezza così come quelli tristi”.

All’omelìa don Agostino ha accostato significativamente  l’ascesa verso il Ghisallo all’esperienza fatta da Gesù quando salì sul monte delle beatitudini. “Gesù ci ha lasciato un messaggio molto duro – ha detto il direttore della “Casa don Guanella” – che sembrerebbe andare contro la logica di ogni giorno. Già, come possiamo pensare di amare i nostri nemici? Eppure il Signore ha concretizzato quello che ha detto e il suo pensiero si fa attualità”.

Il sacerdote si è quindi soffermato sui valori che si accompagnano all’esperienza del pedalare insieme (dalla fatica alla solidarietà, dalla coesione all’esaltazione, dalla fiducia in se stessi al sacrificio, passando per il rispetto e la tenacia), che durante il percorso da Lecco al Ghisallo erano stati scanditi attraverso una serie di canzoni e la lettura di brevi riflessioni.

“A quei valori – ha sottolineato don Agostino Frasson – vogliamo oggi aggiungere quello del perdono, perché fino a quando prevarrà la legge del taglione, ossia il principio dell’occhio per occhio dente per dente, non si giungerà mai al traguardo della pace” “Eppure proprio il valore del perdono – ha aggiunto – può rasserenare i nostri cuori e la nostra anima”.

Quindi un ultimo suggestivo canto eseguito dal Coro Gap – Gospel always positive dell’Opera Don Guanella di Como, che aveva accompagnato la celebrazione eucaristica rendendo la liturgia ancora più partecipata, e il trasferimento in gruppo a Valmadrera, ultima tappa di un’altra giornata da ricordare.

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