Il fascino della Ballabio-Piani Resinelli, ricordi e testimonianze

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Foto di gruppo al termine della serata dedicata alla Ballabio-Piani Resinelli, la "grande salita".
Foto di gruppo al termine della serata mandellese dedicata alla Ballabio-Piani Resinelli, la “grande salita”.

 

MANDELLO – Una rimpatriata per molti ex piloti che la Ballabio-Piani Resinelli l’hanno disputata (e alcuni di loro l’hanno pure vinta) e per la gioia dei tanti appassionati che venerdì 23 ottobre hanno assistito al cineteatro comunale di Mandello alla serata dedicata dal Club Vecchie ruote del Lario proprio alla “grande salita”.

Una serata di festa, introdotta dagli indirizzi di saluto del sindaco, Riccardo Fasoli, e dell’assessore Franco Patrignani, referente per Mandello della “Città dei motori”, l’associazione di cui fanno parte 25 comuni d’Italia con una spiccata vocazione motoristica.

“Vogliamo promuovere da qui in avanti altre serate come questa – ha detto l’assessore, come noto “figlio d’arte” (suo padre, autentico “poeta della motocicletta”, era l’indimenticato Roberto Patrignani, una vita legata a filo doppio al mondo dei motori) – per far sì che nessuno possa dimenticare la cultura storica e industriale di Mandello”.

“Il futuro di questo nostro paese passa necessariamente dall’affetto che i mandellesi nutrono per le motociclette – ha affermato dal canto suo il sindaco – ed è dovere anche dei giovani non disperdere questo patrimonio di ricordi e di testimonianze”.

Ricordi e testimonianze, gli stessi “ingredienti” della serata mandellese, ben condotta da Oscar Malugani e che ha visto salire sul palco del cineteatro “De Andrè” – e prendere posto accanto al novantaquattrenne Giancarlo Colombo, inossidabile presidente del Moto club Lecco – uno dopo l’altro il comasco Angelo Tenconi (cinque volte vincitore della Ballabio-Piani Resinelli) Renato Pasini, Luciano Gazzola, Gabriele Banfi, Alfio Micheli (che la “grande salita” la vinse nel 1977), Enrico Cereda e Cesare “Cecco” Micheli.

Sul palco, in bella mostra, anche due motociclette: la Suzuki 3 cilindri con cui Alvaro Falanga, tragicamente scomparso nel 1988, realizzò il record della corsa e la Suzuki bicilindrica di Renato Pasini.

 

Ballabio-Piani-Resinelli_serata_Mandello_2015 (12)

 

“Sono entusiasta di questa serata”, ha detto Giancarlo Colombo. E’ toccato a lui ricordare come al via della prima edizione della cronoscalata, nel 1961 (a imporsi fu Tenconi, battuto due anni dopo da Giacomo Agostini), si presentarono 24 piloti. “Non ci demoralizzammo – ha aggiunto – e nel 1976 i partenti furono ben 230”.

Belle anche le testimonianze di Pasini, di Gazzola (che con la Yamaha corse un po’ in tutte le categorie), di Banfi, di Micheli e di Cereda. E significativi il ricordo tracciato da Aurelio Barutti di Alvaro Falanga, così come il racconto di Bruno Dell’Oro sulla personalità e l’estro di Giovanni Cavalli e, subito dopo, l’intervento di Guido Camarilla.

La Ballabio-Piani Resinelli era poi teatro delle imprese dei sidecar, raccontate al pubblico mandellese da Giampaolo Arlati e Gianfranco Fumagalli.

Non è neppure mancato, nel corso della serata, un pensiero dedicato ad Aldo Banfi, a Orlando “Lalo” Macchi e a Valentino Tantardini.

Ricordi e testimonianze di bravissimi piloti e di grandi protagonisti di una corsa che molti appassionati sognano di far rivivere.

DI SEGUITO, TUTTE LE IMMAGINI DELLA SERATA MANDELLESE DI VENERDI’ 23 OTTOBRE DEDICATA ALLA BALLABIO-PIANI RESINELLI