Il ministro Martina a cascina don Guanella: “Voi, modello da imitare”

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L'arrivo a Cascina don Guanella a Valmadrera del ministro Maurizio Martina.
L’arrivo a “Cascina don Guanella” a Valmadrera del ministro Maurizio Martina.

 

VALMADRERA – “Avete fatto passi non soltanto giusti ma addirittura straordinari e siete un modello nazionale e un esempio da imitare”. Maurizio Martina ha commentato così il progetto di agricoltura sociale portato avanti a Valmadrera da “Casa don Guanella”.

Intervenendo oggi pomeriggio alla cerimonia d’inaugurazione della nuova stalla realizzata in località Piazza Rosè il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha avute parole di elogio e apprezzamento per l’iniziativa attuata dalla comunità educativa lecchese e elogiato pubblicamente il lavoro svolto da responsabili, educatori e ospiti della struttura, “che costituisce – ha detto – un segnale di grande coerenza tra l’impegno delle istituzioni e la realtà cui la vita di ogni giorno ci pone di fronte”.

Una giornata da ricordare, quella di sabato 23 gennaio, per “Casa don Guanella”, per il suo direttore don Agostino Frasson e per i “suoi” ragazzi. Una giornata che ha segnato il primo importante passo verso il conseguimento di un obiettivo destinato a sfociare nella ristrutturazione della cascina, nella valorizzazione delle colture prodotte nei terreni circostanti e, più in generale, nell’attuazione di un progetto di agricoltura sociale come risposta a situazioni di disagio e emarginazione.

Una giornata da incorniciare. E con ospiti illustri. Oltre al ministro Martina, il presidente nazionale di Confindustria, Giorgio Squinzi, e numerosi esponenti delle istituzioni, della pubblica amministrazione e dell’economia, autorità civili, militari e religiose lecchesi. E poi Alberto Cova, grande campione di atletica di un passato non così lontano e testimonial di “Casa don Guanella”.

Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, al suo arrivo a Valmadrera.
Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, al suo arrivo a Valmadrera.

“La stalla che oggi teniamo a battesimo – ha detto proprio Cova introducendo la cerimonia inaugurale – è per taluni aspetti la risposta alle ripetute sollecitazioni di Papa Francesco alla condivisione e alla partecipazione”.

“Sì, vogliamo creare in questo luogo un agriturismo per ciclisti – ha sottolineato subito dopo don Agostino – e questo non è che il primo passo. Insieme ci stiamo muovendo verso un obiettivo importante e non a caso proprio don Luigi Guanella anche ai suoi sacerdoti chiedeva concretezza”.

Un anno e due mesi di lavori sono bastati a far sorgere la nuova stalla e un significativo filmato realizzato da Ermanno Fanti ha ben documentato le varie fasi della costruzione prima che don Marco Grega, responsabile provinciale dell’Opera don Guanella, ringraziasse anche a nome dei ragazzi della “Casa” chi ha creduto in questo progetto e l’ha sostenuto. “Proprio i nostri ragazzi – ha specificato – potranno impostare qui il loro futuro e avere un motivo di speranza”.

“Non a caso – ha aggiunto don Marco – la famiglia guanelliana agisce da sempre in periferia ed è accanto alle persone in difficoltà ed è proprio dentro questo sentire che nascono opere così impegnative. Del resto da idee forti nascono progetti forti e poi c’è la fiducia nella provvidenza, che dispensa quello che si dà. E qui dentro tante persone si sono fatte provvidenza”.

 

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Il saluto del sindaco di Valmadrera (“ci congratuliamo per questo meraviglioso progetto e per la vostra volontà di assicurare a ragazzi in situazioni di disagio un futuro migliore”, ha detto Donatella Crippa rivolgendosi a responsabili e operatori di “Casa don Guanella”), poi Veronica Tentori, parlamentare lecchese e componente della Commissione agricoltura della Camera, non ha esitato a definire “grande e bellissimo” il progetto in fase di attuazione.

“Soltanto due anni fa – ha affermato – tutto questo era pura immaginazione e invece ora, passo dopo passo, il sogno si sta trasformando in realtà”.

Il significato dell’avventura intrapresa dalla comunità educativa è stato evidenziato anche da Vico Valassi, presidente della Camera di commercio, il quale non ha mancato di rilevare che “quando i lecchesi si mettono assieme e decidono di fare qualcosa i risultati si vedono”. “Questo – ha aggiunto – ne è un ulteriore esempio e per tutti noi motivo di giustificato orgoglio”.

“Il cuore di noi lombardi batte sempre nella direzione giusta”, ha detto dal canto suo il presidente di Confindustria, presentatosi a Valmadrera con la sciarpa del suo Sassuolo. Squinzi ha ricordato le motivazioni che l’hanno spinto a sostenere il progetto di “Casa don Guanella” e a investire nella cascina. “E’ stato Cadel Evans, grande campione di ciclismo – ha spiegato – a farmi capire cosa stava nascendo in questo angolo di Lombardia. Il resto l’ha fatto don Agostino e oggi ai giovani che sono dentro questo progetto auguro le cose più belle per il loro avvenire”.

Maurizio-Martina_Valmadrera_2016Maurizio Martina ha quindi elogiato a sua volta il responsabile della comunità educativa lecchese (“don Agostino per il suo attivismo e la sua determinazione dovrebbe fare il segretario generale di un ministero”, ha premesso simpaticamente il ministro), evidenziando come “non sempre si ha l’esatta percezione se ciò che si fa abbia effettiva coerenza con la realtà”.

“Qui a Valmadrera – ha aggiunto – sta invece scaturendo un’idea diversa e vincente di cosa può essere per l’Italia il settore agro-alimentare, che rimane il cuore pulsante del Paese”.

“Siete un modello nazionale – ha detto ancora Martina – perciò, al di là della mia presenza all’inaugurazione della nuova stalla, manterrò i contatti con voi e vi sono grato perché capisco che il lavoro che stiamo svolgendo ha una dimensione reale”.

Prima della conclusione della cerimonia – allietata dalle note e dalle voci dei Picett del Grenta – e subito dopo che erano stati portati dentro la struttura i primi “ospiti” della stalla (due mucche, due capre e due conigli) il sacerdote guanelliano don Nando Giudici ha impartito la benedizione, dopodiché don Agostino ha donato un medaglione con l’effigie di San Luigi Guanella a Piera Turconi, lecchese, benefattrice e amica dell’Opera don Guanella. “Lei è un modello di generosità – ha detto il responsabile della comunità educativa – e oggi rappresenta ciascuno di noi”.

DI SEGUITO, NEL SERVIZIO FOTOGRAFICO DI CLAUDIO BOTTAGISI, TUTTE LE IMMAGINI E I VOLTI DELLA CERIMONIA INAUGURALE DELLA NUOVA STALLA A “CASCINA DON GUANELLA”