Il Ponte Vecchio è così conciato che è “da rifare”

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LECCO – E pensare che si voleva solo installare qualche luce in più sul ponte quando a maggio, nell’ambito del progetto “Lecco Città Medioevale”, sono partiti i sopralluoghi degli esperti per valutare l’installazione della nuova illuminazione sul Ponte Vecchio.

Peccato che da quegli studi sia emerso un quadro a dir poco “drammatico” sulle condizioni della struttura sull’Adda: un problema che riguarda le passerelle pedonali, non per nulla chiuse da mesi, ma che riguardano anche la soletta che regge la strada e questo comporterà analisi, lavori e chiusure al traffico.

Abbiamo potuto riscontrare un diffuso ammaloramento sia degli elementi metallici che delle lastre – si legge nella relazione degli esperti riguardante le passerelle –per alcune mensole metalliche, nella zona d’incastro, si è potuto constatare fenomeni corrosivi che hanno distrutto quasi completamente l’anima di detti profili”.

Non è tutto: “I problemi sono a catena, perché sotto le travi, quelle meno ammalorate d’incastro, sono appese tutte canalizzazioni del metano e quelle elettriche che da Lecco vanno dall’altra parte. Gli enti preposti dovranno mettere in atto gli opportuni trasferimenti” ha spiegato mercoledì il consulente comunale, l’ing. Francesco Parolari, nell’incontro in Municipio con i consiglieri.

Tubature da spostare, passerelle da rifare e un “solettone in condizioni pessime” come riferito dal prof. Claudio Di Prisco, incaricato dal Politecnico dei rilievi che andranno a decretare l’effettivo stato di salute della struttura: sondaggi e carotaggi, ispezioni subacquee per verificare le fondazioni delle pile del ponte, prove di carico, indagini radar e verifiche sismiche che necessiteranno di diversi mesi prima di giungere a conclusione.

“Apparentemente non dovremmo riscontrare problemi di fondazioni, ma il fatto che dal 1960 che non si facciano analisi sul ponte mi lascia delle perplessità – ha spiegato il prof. Di Prisco – Dovremmo operare un po’ al buio e saranno necessari dei giorni di chiusura per alcuni interventi che andranno realizzati dalla sede stradale. Cercheremo di chiudere il meno possibile”.

Inoltre, a breve si procederà alla messa in sicurezza del guardrail con la sistemazione di nuove protezioni che saranno agganciate sulla struttura del ponte e non sulle passerelle così come è attualmente.

“Questo – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici, Francesca Rota – significherà diminuire l’ampiezza della sede stradale. Nel giro di un mese verrà prevista la spesa e incaricata la società che dovrà eseguire i lavori”.

Un restringimento di circa un metro che, per quanto riguarda la viabilità, farà dire ufficialmente addio all’ipotesi di un ritorno al doppio senso di marcia.