Il ricordo dell’alpino Butti Fortunato a 100 anni dalla sua morte

Tempo di lettura: 3 minuti

butti fortunatoVALMADRERA – Nell’ambito del “Centenario della Grande Guerra” e nella ricorrenza del 100° anniversario della morte del S.Ten. Butti Fortunato, coraggioso Ufficiale del 5° Alpini, Battaglione Tirano, Caduto per la Patria all’età di 19 anni, la Federazione di Lecco dell’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare, unitamente ad UNUCI ed Assoarma Lecco, ricorda ed onora questo giovane Alpino, le cui spoglie mortali riposano nella Cappella della Famiglia Butti nel Cimitero di Valmadrera.

La Cerimonia Commemorativa si svolgerà in due tempi il 6 settembre 2016. La prima parte inizierà alle ore 15.45 al Cimitero di via Manzoni con la deposizione di una corona d’alloro, avvolta dal tricolore, nella Cappella della Famiglia Butti. Sulle note del silenzio un alto ufficiale degli Alpini, con la penna bianca, renderà gli onori al Caduto e reciterà la Preghiera dell’Alpino. Successivamente i partecipanti saranno ospiti presso la Sala Consigliare del Palazzo Comunale per la Commemorazione ufficiale del Sindaco, delle Autorità e delle Associazioni d’Arma.
Butti Fortunato nacque a Parè di Valmadrera il 28 dicembre 1896, da un’agiata famiglia d’industriali lecchesi proprietari di Villa Giulia, signorile dimora fronte lago, di manzoniana memoria, ove Fortunato trascorse la sua infanzia circondato dall’affetto dei suoi cari. A testimonianza della generosità e dell’impegno civico di suo padre, Angelo Butti, un’epigrafe del 1890 ricordava “ai Posteri la costruzione, a propria cura e spesa, dell’ampio piazzale e seno di Parè, a vantaggio e comodo pubblico”.

Nell’anno scolastico 1914-1915, Fortunato conseguì il diploma di Ragioniere presso il “Regio Istituto Tecnico Alberto De Simoni”di Sondrio, retto dal Preside Giannetto Besta. Dopo l’entrata in guerra dell’Italia, ricevette la chiamata alle armi il 19 settembre 1915; successivamente, il 23 novembre 1915, fu inviato alla “Scuola Militare di Modena” per frequentare il Corso di Ufficiale di Complemento. Nominato aspirante venne assegnato al 5° Reggimento Alpini, Battaglione “Tirano”, ufficiale di una Sezione mitragliatrici e, in seguito, promosso al grado di Sottotenente.

Verso la fine marzo 1916, il Battaglione “Tirano” si trasferì dalla Valtellina nella zona di Caporetto, sotto il massiccio del Monte Nero, alle dipendenze del Gruppo Alpino A. Rimase per alcuni mesi di presidio delle trincee del Cocuzzolo e del Costone del Vrsic, insieme al Battaglione Monte Stelvio, che era “figlio” del Tirano costituito nel marzo del 1916 con le reclute della classe 1896. La notte del 26 maggio gli austriaci sferrarono un violento attacco al Cocuzzolo del Vrsic, distante appena quindici metri dalle posizioni avversarie. La lotta, sostenuta inizialmente dal Battaglione Stelvio poi rinforzato dagli alpini del Tirano, durò fino al mattino successivo fino alla riconquista delle posizioni perdute. Tra i molti Caduti di quei giorni si ricorda il S. ten. Sertoli Antonio di Sondrio, Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Il 15 agosto 1916, (ferragosto) venne ordinata un’azione contro le posizioni nemiche guidata dal S. ten. Butti Fortunato che si segnalò per ardimento, meritando un encomio solenne. Il 5 settembre 1916, sulla quota 1208 presso la Planina Za Kraju, durante un’ennesima azione, rimaneva colpito in fronte da schegge di bomba a mano. Soccorso e trasportato nel vicino Ospedale da Campo, cessava di vivere, dopo atroci sofferenze, nella sera del 6 settembre.