Il sindaco: “Il Moregallo chiede opere pubbliche e manutenzioni”

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municipio-Mandello (1)MANDELLO – Le cave del Moregallo oggetto di un’interrogazione giovedì 28 aprile in consiglio comunale a Mandello. A presentarla, il capogruppo di “Casa Comune”.

Grazia Scurria segnalava in primo luogo che la convenzione approvata di recente dalla giunta riportava dati riguardanti un ambito di escavazione, nei pressi del bar-pizzeria Avalon, per il quale è vigente un’altra convenzione stipulata dal Comune di Mandello a seguito dell’autorizzazione provinciale in variante del Piano cave del 2001”.

Poiché le convenzioni dettano condizioni diverse relativamente al costo da corrispondere al Comune di Mandello in relazione all’escavazione del materiale, Scurria “interrogava” Fasoli per sapere a quale ambito di cava si riferisse la delibera di giunta approvata, perché non si parlasse di rinnovo, perché non si facesse riferimento alla convenzione a suo tempo stipulata e perché fosse prevista la realizzazione di un parcheggio fuori dall’ambito estrattivo della cava.

La capogruppo di “Casa Comune” poneva poi altri interrogativi: “Perché, se si tratta dell’ambito di estrazione dove non è ancora iniziata l’attività, non vi è alcun riferimento alla convenzione già stipulata tra il Comune e il privato, con previsione di pagamento di un euro per ogni metro cubo cavato? E perché, trattandosi di nuova convenzione, il Comune non ha ritenuto di richiedere il pagamento di una somma più alta rispetto a quella minima prevista dalla legge regionale?”.

Grazia Scurria
Grazia Scurria

Nella sua risposta il sindaco ha innanzitutto confermato che la nuova convenzione si riferisce all’ambito di escavazione della “Cava Spandri”, già oggetto della convenzione siglata a fine 2006.

“La convenzione – ha spiegato Riccardo Fasoli – non parla di rinnovo della stessa in quanto è stata richiesta dalla proprietà , alla Provincia di Lecco, una variante del progetto estrattivo originario e in sede di conferenza di servizi il Comune ha richiesto la revisione della convenzione precedentemente stipulata. Si tratta quindi a tutti gli effetti di una nuova autorizzazione e di una nuova convenzione”.

“E’ stato valutato – ha aggiunto il sindaco – che la precedente area da adibire a parcheggio al termine dell’attività estrattiva è posta su una zona a cui lo studio geologico comunale di supporto al Pgt assegna la “classe 4”. Tale classe evidenzia fattibilità con gravi limitazioni, escludendo nuove edificazioni e prevede soltanto opere di sistemazione geologica per la messa in sicurezza dei siti, luogo non indicato per la realizzazione di un parcheggio”.

Il sindaco Riccardo Fasoli.
Il sindaco Riccardo Fasoli.

Il primo cittadino ha anche specificato che “la legge regionale non prevede una tariffa minima, ma identifica con delibera del novembre 2011 le disposizioni circa i diritti di escavazione da riconoscere ai Comuni, identificando quindi, per la categoria pietrisco oggetto della convenzione, la tariffa di 0,49 euro per metro cubo”.

Nella sua interrogazione Grazia Scurria poneva un’ultima domanda: “Perché la sua Amministrazione ha ritenuto di aumentare l’addizionale Irpef e invece non ritiene di aumentare i costi dovuti al Comune per attività nocive al territorio e ai cittadini della frazione Moregallo soprattutto dal punto di vista ambientale?”.

Al riguardo il sindaco ha detto: “Il bilancio consuntivo del 2015 evidenzia come l’aumento dell’Irpef pareggi la riduzione del fondo di solidarietà comunale per la quale l’Amministrazione in carica fino a maggio dello scorso anno non era intervenuta nella spesa per lasciare all’Amministrazione subentrante l’ingrato compito di far quadrare il bilancio preventivo  alla fine del mese di luglio”.

“Un comportamento politicamente comprensibile – ha affermato Fasoli – ma lontano dall’obiettivo di fare il bene dei cittadini. Per quanto riguarda la convenzione in materia di cave lo spirito è quello di dare priorità alla realizzazione di opere pubbliche e di manutenzioni all’area del Moregallo. In questi anni i residenti non hanno mai ricevuto nulla di ciò che dovrebbe essere dovuto esclusivamente a loro”.

“Non sono soddisfatta – ha osservato Grazia Scurria – anche perché era possibile prevedere un onere di escavazione più alto e l’Amministrazione vi ha rinunciato”.