COLICO – “Rilevo anzitutto che la lettera, a parte l’intestazione del mittente della mail, non reca alcun nome e cognome scritto a caratteri dattilografici ma firme, per quanto mi riguarda, tutte illeggibili e pertanto di difficile attribuzione a persone fisiche”.
Raffaele Grega, sindaco di Colico, interviene nel merito della lettera-denuncia di artigiani e commercianti a proposito della situazione riscontrata nella corte della centralissima piazza Garibaldi.
“Dai toni quasi apocalittici della lettera – premette il primo cittadino – se non fosse chiaro che parliamo di Colico non avrei esitazione alcuna a pensare a un reportage dal Bronx di New York, piuttosto che a un quadro della felice e ordinata cittadina di Colico, tant’è che guardando poi le foto allegate si evidenziano un piccolo escremento di cane, un paio di bottiglie abbandonate e qualche macchia verosimilmente sulle parete degli immobili adiacenti”.
“Dai toni, ripeto, apocalittici illustrati nella lettera – aggiunge – ci caliamo con rapidità vertiginosa in una (comunque sempre deprecabile) realtà di piccoli vandalismi, assoluta mancanza di senso civico e totale assenza di educazione da parte degli autori. Va anche detto e ribadito che non parliamo assolutamente di piazza Garibaldi, ovvero la bellissima piazza a lago di Colico, ma di una piazzetta all’interno di uno stabile d’epoca recuperato qualche anno fa dalla precedente Amministrazione”.
Al riguardo il sindaco precisa che su quello stesso intervento di riqualificazione urbanistica “il relativo Piano di recupero prevedeva la cessione da parte del privato al Comune della piazzetta, operazione ad oggi mai perfezionata e quindi, sempre ad oggi, tecnicamente quella non è “area comunale”. Nonostante ciò, considerato che circa un anno fa il titolare di uno studio professionale aveva rappresentato, non ovviamente in questi termini, una situazione di criticità nella piazzetta in argomento e aveva chiesto di poter installare una telecamera, lo stesso era stato invitato a presentare una proposta che sarebbe stata valutata dai competenti uffici comunali”.
Grega ricorda altresì che all’interessato era stata prospettata anche la possibilità che in presenza di una richiesta di inibizione all’accesso da parte di estranei negli orari notturni pure quell’istanza, come la precedente, sarebbe stata valutata.
“Tralascio ogni commento – osserva sempre il sindaco – sulle altre situazioni denunciate, quali il sesso all’aperto, il consumo di droghe, risse e quant’altro. Questi sono reati e come tali vanno denunciati alle autorità di Polizia giudiziaria preposte e non sui social network o su altri mezzi analoghi. Mi pare quantomeno ingeneroso attribuire poi alle non meglio indicate “autorità competenti” la mancanza di attenzione a tale problema. Non ho difficoltà alcuna ad affermare che negli ultimi 4 anni la situazione in piazza Lago, pur sussistendo ancora qualche criticità essenzialmente dovuta a singoli episodi di persistente maleducazione, è notevolmente migliorata e le principali situazioni di “disagio” sono state rimosse con l’introduzione di nuovi regolamenti comunali, ordinanze ad hoc e soprattutto con la sempre fattiva collaborazione tra l’amministrazione comunale, le esigue forze della nostra Polizia locale e la Stazione Carabinieri di Colico, ma in caso di necessità anche con il Comando compagnia e Comando provinciale e Reparti della Polizia anticrimine della Questura di Lecco”.
In conclusione, il primo cittadino colichese non esita definire “abnorme”, rispetto alla realtà oggettiva, il contenuto della lettera, “a prescindere dalla paternità degli autori della stessa”. “Ma come l’esperienza (amministrativa) insegna – conclude Grega – tutto ha un fine e scopriremo a breve anche il presente”.