Il “timoniere” Angelo Falbo lascia il Comune di Lecco dopo 36 anni

Tempo di lettura: 4 minuti
Angelo Falbo

 

LECCO – Pc acceso, telefono in mano e nell’altra gli occhiali che toglie e mette freneticamente per lanciare uno sguardo al plico di carte e documenti che ha d’innanzi. Nel mare, a volte burrascoso, della burocrazia, lui da ottimo timoniere ha imparato a condurre la propria nave egregiamente e oggi, che ha deciso di salire su un’imbarcazione più piccola per veleggiare in mari più tranquilli, sono in molti, anzi moltissimi, quelli che passano dal suo ufficio o lo raggiungono telefonicamente per esprimere il proprio apprezzamento e per augurargli il classico in bocca al lupo.

Lui pacioso ringrazia e sorride. “Ho fatto una scelta che andava fatta – spiega – ma Lecco e i lecchesi restano sempre nel mio cuore”.

Angelo Falbo, classe 1963, nato e cresciuto a Lecco, laurea in Scienze Politiche, funzionario dei Servizi Istituzionali (Ufficio Elettorale, Anagrafe, ecc.) lascia il suo incarico dopo 36 anni di onorato servizio presso il Comune di Lecco. Destinazione, a partire dal primo marzo, il vicino, ma decisamente più piccolo, Comune di Olginate.

“Voglio dedicarmi di più alla mia famiglia e a mio figlio di 7 anni che seguo da vicino anche sportivamente visto che lo alleno nella squadra di calcio Futura 96 – spiega – E’ venuto il momento di rallentare. Non è stata una scelta facile, ma l’ho presa. Non vado via per questioni o divergenze politiche, questo tengo a sottolinearlo, tant’è che per i prossimi mesi ho dato tutta la mia disponibilità al comune di Lecco di aiutare, all’occorrenza, i colleghi. E lo farò fuori dall’orario di lavoro ad Olginate”.

Insomma, una sorta di “downshifting” (letteralmente “scalare di una marcia”) quello di Angelo Falbo, che continuerà sì a lavorare, ma con meno stress e meno pressioni con l’obiettivo di dedicare più tempo alla sfera famigliare e ritrovare più serenità e tranquillità.

“Ho sempre lavorato col cuore, amo la mia materia e ho sempre cercato di aiutare tutti dando il massimo. Adesso ho bisogno di rallentare anche se continuerò a metterci la stessa passione e lo stesso impegno di sempre. A Lecco lascio molti colleghi, tanti dei quali sono diventati amici. 36 anni sono quasi una vita e me ne vado senza nascondere un pizzico di commozione. Ricordo ancora il primo giorno di lavoro, era il 30 dicembre 1981 e mi misero alla macchina da scrivere a battere le liste elettorali. Da allora sono cambiate moltissime cose: l’arrivo del PC, la riduzione anche fisiologica del personale nel nostro ufficio passando dalle 35 alle attuali 8 persone, e ancora i cambiamenti della società stessa e di conseguenza delle leggi e della burocrazia… “.

Da quel lontano 1981 di acqua sotto i ponti ne è passata ma per Falbo c’è un punto fermo dal quale non si è mai discostato: “Ho lavorato sempre al servizio del cittadino. L’ho fatto seguendo una semplice filosofia: mettersi nei suoi panni. Solo così riesci a capire a pieno i problemi che ha e nel contempo a trovare le soluzioni. Immedesimarsi in coloro che sono dall’altra parte lo ritengo il segreto per svolgere al meglio questo lavoro e il modo per risolvere i problemi nel minor tempo possibile dando meno fastidi al cittadino”.

Ma questo non è l’unico aspetto che ha fatto di Angelo Falbo un buon “timoniere”: “Ho lavorato con molte Amministrazioni di diversi schieramenti politici, ma a prescindere dalle mie convinzioni, sul posto di lavoro mi sono sempre comportato da neutro perché quel che conta è fornire ai cittadini e alla mia città il miglior servizio possibile. E questo lo si può fare solo restando obiettivi. Quando è stato necessario dire di sì o di no, ho sempre motivato le risposte non con opinioni o personali convinzioni, ma con documenti alla mano secondo le indicazioni di legge”.

Nel corso degli anni Angelo Falbo è diventato nel suo settore un vero e proprio punto di riferimento per gli uffici e il personale degli 89 comuni della provincia di Lecco, convinto che sia “necessario – spiega – conferire un’uniformità di comportamento in ogni comune perchè i cittadini devono avere e ricevere le stesse risposte”.

Falbo nel salutare colleghi e amici non dimentica di ringraziare tutti i collaboratori, in primis Giovannino Mauri: “colui che mi ha insegnato a fare questo lavoro. Ma un ringraziamento particolare va anche ad Ivan Mauri che nelle vesti di assessore, nonostante avesse davanti un allora ventenne, decise di darmi fiducia quando mi permisi di insistere sull’informatizzazione degli uffici. Un grazie va anche alla Prefettura e alle Forze dell’Ordine, con le quali è nata una sinergia meravigliosa e una grazie anche ai sindaci Lorenzo Bodega, Antonella Faggi e Virginio Brivio con i quali ho svolto per 12 anni il ruolo di Dirigente”.