Immobili. Dati positivi per le compravendite: “Segnali incoraggianti”

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LECCO – “Dati positivi per quanto riguarda le compravendite immobiliari, questi ci fa ben sperare”. E’ ottimista Sergio Colombo, presidente Fimaa Lecco, nel suo intervento in occasione della presentazione della sesta edizione della “Rilevazione prezzi mercato immobiliare – Lecco e Provincia 2018”, realizzata da Fimaa Lecco, in collaborazione con il Collegio Geometri e l’Ordine degli Architetti della Provincia di Lecco, per analizzare la dinamica delle compravendite nel territorio e per supportare acquirenti e venditori nella definizione del prezzo dell’immobile da trattare.

“Il Volume Immobili 2018 arriva indubbiamente in un momento interessante per il nostro comparto. Il mercato immobiliare a Lecco e in provincia mostra infatti segnali incoraggianti che fanno ben sperare per chi opera nel settore. Dopo la lunga crisi cominciata nel periodo 2009-2011, è iniziata una crescita altalenante che finalmente si è fatta più solida e consistente a partire dal 2015 – ha detto Colombo -. Il 2017 ha visto numeri importanti. Se guardiamo il dato delle compravendite (elaborazione su dati Omi Osservatorio Mercato Immobiliare), nel 2017 si sono registrate 449 compravendite a Lecco e 2827 nel territorio capoluogo escluso. Nel 2016 i dati erano rispettivamente 496 e 2645. Quindi emergono una crescita del territorio fuori Lecco e una minima contrazione della città. E’ un trend indubbiamente positivo e anche per il 2018 siamo fiduciosi: i segnali di questi primi mesi dell’anno sono interessanti. Certo, non siamo ancora tornati ai livelli pre-crisi e continua nello stesso tempo la difficoltà che denunciamo da tempo di incrociare domanda e offerta di immobili. Ma il miglioramento delle condizioni complessive e del contesto è evidente. Se guardiamo poi ai prezzi degli immobili del Lecchese, constatiamo ancora un calo. La motivazione è legata al tipo di mercato che stiamo vivendo: il mercato immobiliare oggi è basato sull’offerta e non è legato alla richiesta. E’ un mercato principalmente orientato all’usato (per il 90%), con poche nuove abitazioni soprattutto a Lecco città. Ma i segnali confortanti che arrivano dai mutui, che sono in crescita anche visti i tassi rimasti finora bassi, e la maggiore fiducia che si percepisce complessivamente, anche nelle fasce di vendita cosiddette entry level, sono importanti per il mondo immobiliare e permettono di guardare con maggiore serenità al prossimo futuro”.

Paolo Rughetto e Valter Reatti hanno portato rispettivamente i saluti dell’ordine degli Architetti e del Collegio dei Geometri. Quindi, prima della presentazione della rilevazione da parte di Carlo Molteni, responsabile della commissione permanente Fimaa, si è parlato di alcuni aspetti tecnici.

Entrando nel merito della rilevazione Reatti ha sottolineato come il listino: “giunto alle sesta edizione ha acquisito ormai una certa importanza nel mondo delle compravendite immobiliari. Un documento che, con il passare del tempo, ha acquisito una serie di notizie molto utili”.

Lecco centro (zona A) e Castello si confermano le zone della città dove comprare costa più caro: nel caso di un immobile residenziale nuovo si va da un minimo di 3000 a un massimo di 4000 euro al metro quadro per la zona A, mentre per il rione di Castello si va dai 2.800 ai 3.500 euro. Laorca, invece, è il rione più “economico” con i pressi (residenziale nuovo) che variano tra 1.900 e i 2.300 euro al metro. Per quanto riguarda i comuni della provincia, Malgrate (zona lago centro storico) costa esattamente quanto Lecco (nuovo residenziale):  si va da un minimo di 3.000 a un massimo di 4000 euro. Molto gettonata anche la zona a lago di Mandello con i prezzi che oscillano tra i 2.500 e i 3.800 euro. Tra i comuni più economici ci sono quelli della Valvarrone: Introzzo, Tremenico, Vestreno, Vendrogno Sueglio, Pagnona, Introzzo tutti tra i 1500 e i 1900 euro al metro, mentre quello più economico risulta Erve dove i prezzi si attestano tra 1.500 e 1.700 euro (sempre riferito a immobili residenziali nuovi).