Inaugurata la mostra “150 anni di sussidiarietà”

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Inaugurata nella mattina di sabato presso Palazzo Bovara la mostra “150 anni di sussidiarietà – Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo”, 36 pannelli e 4 filmati che sino al prossimo 11 febbraio racconteranno ai cittadini la storia della sussidiarietà nel nostro Paese.

Promossa dal Comune di Lecco, dalla Conferenza provinciale per il coordinamento delle attività e delle iniziative per le celebrazioni del 150° e dalla Compagna delle Opere lecchese, la mostra si propone di ripercorrere la storia d’Italia a partire dallo spirito di iniziativa e dall’energia costruttiva che caratterizzano il popolo italiano, a prescindere dall’Unità nazionale. Un modo, quindi, per avvicinarsi al concetto di “sussidiarietà” e per indagare quegli elementi che, nonostante le eventuali divergenze politiche o le contrapposte spinte laiche e cattoliche, hanno reso gli italiani un’unica nazione, un’unica realtà.

A inaugurare l’esposizione, allestita proprio nel cortile del municipio lecchese, ci hanno pensato il sindaco di Lecco, Virginio Brivio, e il prefetto Marco Valentini, per l’occasione affiancati da Maria Bocci (docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e curatrice della mostra) e da due parlamentari di partiti diversi, entrambi parte del Gruppo interparlamentare per la sussidiarietà: Enrico Letta (Pd) e Maurizio Lupi (Pdl).

Presentata per la prima volta durante il Meeting di Rimini dello scorso agosto e alla presenza del Presidente della Repubblica, la mostra sta da alcuni mesi girando per la penisola e rappresenta la risposta che un’equipe di docenti universitari e di studenti della Cattolica e dell’Università degli Studi di Milano ha fornito al gruppo interparlamentare, interessato a dare vita a un’esposizione incentrata proprio sul tema della sussidiarietà.

Entrando nel dettaglio, la mattinata di sabato ha avuto inizio con le parole del sindaco di Lecco, che si è dichiarato soddisfatto per un percorso espositivo che «mette bene in luce il protagonismo della gente all’interno del processo di formazione dell’identità nazionale. La sussidiarietà – spiega – rappresenta il punto di equilibrio tra Stato, garante dei diritti di tutti, e protagonismo dal basso, dal popolo. Proprio per mettere in evidenza come il territorio possa contare sulle risorse spontanee e sull’iniziativa delle persone abbiamo voluto mettere a disposizione degli organizzatori il cortile di Palazzo Bovara. Ritengo che la mostra – prosegue – ci aiuti a guardare al futuro con un nuovo ottimismo, con una carica in più in quanto racconta gli italiani e la loro capacità di rispondere alle problematiche che incontrano».

«In momenti di difficoltà come quello attuale – aggiunge il prefetto – dobbiamo lavorare intensamente per incrementare la coesione nazionale e combattere tutte le spinte che tendono a disunire. La mostra risponde a questa esigenza e ha il grande merito di aver coinvolto i giovani». Accanto agli studenti universitari che si sono impegnati in attività di ricerca e nell’ideazione dei pannelli espositivi, «l’iniziativa vede, infatti, la partecipazione – illustra il presidente della Compagnia delle Opere, Marco Giorgioni – degli alunni del Liceo Leopardi, che saranno incaricati di illustrare ai cittadini la mostra attraverso delle visite guidate. L’esposizione – aggiunge Giorgioni – prova a rispondere a un quesito fondamentale: “cosa può sostenere la nostra società in questo momento di crisi e può aiutarci a superare una situazione tanto complessa?”. Siamo convinti che la forza venga dal popolo, ossia dagli italiani stessi».

A illustrare nel dettaglio la metodologia di lavoro utilizzata per allestire la mostra e le principali tematiche emerse dalla ricerca ci ha pensato, poi, la curatrice dell’esposizione Maria Bocci. «Si tratta di un progetto – afferma – che nasce da studenti e insegnanti che hanno indagato alcuni aspetti particolari della storia d’Italia e che un po’ alla volta hanno compreso come vi siano dei valori, delle energie che, al di là delle differenze, hanno mosso il nostro Paese e l’hanno reso unico. I gruppi cattolici così come le realtà di impronta socialista hanno contribuito con impostazioni differenti a rendere gli italiani ciò che sono e rappresentano delle importanti esperienze di vitalità sociale. Sia il mondo cattolico che quello socialista hanno, infatti, lavorato per un futuro migliore e, pur nel tentativo di fare i propri interessi, in realtà hanno fatto il bene di tutti».

Presenti durante l’inaugurazione numerosi esponenti politici e del mondo imprenditoriale locale, tra cui la deputata Lucia Codurelli, il senatore Antonio Rusconi, l’assessore regionale Giulio Boscagli, l’assessore provinciale Antonio Conrater e il presidente della Camera di Commercio Vico Valassi.

L’esposizione sarà visitabile da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00, il sabato dalle 8.30 alle 12.30. È possibile prenotare delle visite guidate contattando la Cdo allo 0341 286694.