“Io, sopravvissuta ai lager”. Mandello non vuole dimenticare

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MANDELLO – In occasione della Giornata della memoria dello scorso 27 gennaio dedicata alle vittime del nazifascismo gli alunni della scuola secondaria di primo grado “Alessandro Volta” avevano rappresentato, dapprima a scuola e successivamente al teatro comunale di Mandello, uno spettacolo curato da Giorgio Galimberti tratto dal testo I ragazzi del Mont Brulant.

L’amministrazione comunale aveva chiesto al regista di allestire un secondo momento, aperto a tutta la cittadinanza e sempre con la partecipazione dei giovani studenti.

L’ideale prosecuzione dell’evento ha avuto luogo ieri sera, mercoledì 3 febbraio, al “De Andrè”. Per l’occasione l’Archivio comunale della memoria locale aveva messo a disposizione il testo di un’intervista realizzata nel 1996 dalla professoressa Simona Carizzoni alla signora Lina, sopravvissuta ai lager di Mauthausen e Auschwitz.

 

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Con un linguaggio semplice e diretto (“Io ho fatto soltanto la quinta elementare e in casa mia non si parlava l’italiano”), la testimonianza narra le sofferenze, le angosce, i pensieri suoi e delle altre prigioniere.

Ai dettagli più atroci si alternano commenti e riflessioni, ancora incredule, sulla cattiveria e la brutalità umana. Poi finalmente la liberazione, il lento ritorno alla dignità e alla vita, il ritorno alla casa e agli affetti.

Due passaggi delicati e particolarmente toccanti: “Quella notte ( la prima notte a casa) ho dormito in mezzo al mio papà e alla mia mamma, abbracciata ai miei genitori…”.

E ancora: “Ero 30 chili, solo le ossa… Quando sono arrivata a casa, sono andata dalla mia sorella sposata… Ha messo il mastello che si usava per fare il bagno e tutta la gente veniva lì col pentolino di acqua calda per riempirlo. Quando mi sono svestita e mi sono messa nuda per fare il bagno, la gente che riempiva la casa è rimasta tutta in silenzio non appena mi ha visto, perché sotto la pelle si vedevano il cuore, l’intestino, tutte le costole… La pelle era diventata fine fine e si vedeva sotto tutto…”.

 

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Ieri sera al “De Andrè” hanno contribuito alla lettura anche la dirigente scolastica, professoressa Luisa Zuccoli, l’insegnante Silvia Colombo e l’assessore alla Cultura, Luca Picariello.

Il sindaco, Riccardo Fasoli, ha concluso la serata con un monito a mantenersi vigili, perché il passo che ci separa dalla barbarie non è così lungo.